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Fondi e i timori sulla fase 2: Confcommercio chiede aiuto al Comune

1 maggio 2020 | 17:00
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Fondi e i timori sulla fase 2: Confcommercio chiede aiuto al Comune

Confcommercio Fondi ha chiesto all’Amministrazione di essere vicina alle attività nella delicata fase della ripresa, intervenendo con misure concrete e immediate.

Fondi – Come sarà la fase 2 a Fondi? In questa città così duramente colpita dall’emergenza Coronavirus e che, solo negli ultimi giorni, sta cominciando a vedere uno spiraglio di luce in fondo a questo tunnel di tamponi, ricoveri e decessi?

Sono questi i timori dei commercianti fondani, che il 4 maggio dovranno riaprire le loro serrande su di un mondo ancora pieno di incognite, muniti solo di mascherine e di tutte le loro speranze. Perché di questa crisi economica derivata dall’emergenza sanitaria non si conosce ancora la reale portata, figurarsi la data in cui avrà fine.

Per questo, ieri, Enzo De Lucia, presidente di Confcommercio Fondi ha incontrato il vicesindaco facente funzioni, Beniamino Maschietto e gli assessori alle attività produttive Giorgia Salemme e al Bilancio Daniela De Bonis. Per mettere a punto, insieme, una strategia che possa aiutare i commercianti, gli artigiani e gli operatori del turismo a far fronte a questa drammatica situazione economica.

“È concreto il rischio che molte attività avranno serie difficoltà a riaprire. C’è grande paura per la cosiddetta “fase 2” – sottolinea De Lucia – perché moltissimi sono già stremati da mesi di chiusura forzata e sicuramente c’è ancora molta confusione da parte del Governo da cui ci si aspettava maggiore chiarezza e determinazione anche rispetto alle modalità di riapertura delle varie attività.”

Per De Lucia, infatti, le riaperture avrebbero dovuto essere più omogenee, pur sempre nel rispetto rigoroso delle misure di prevenzione. E per questo ha chiesto all’Amministrazione comunale di essere vicina alle attività produttive nella delicata fase della ripresa, intervenendo con misure concrete e immediate che possano essere di aiuto per uscire dal lockdown.

In tal senso, oltre alla già annunciata riduzione del 25% della Cosap e al rinvio di alcune scadenze, il presidente Di Lucia ha chiesto la riduzione della Tari e di considerare forme di agevolazione per gli stabilimenti balneari e per tutte le imprese turistiche. Come ha anche chiesto di valutare l’azzeramento per tutti gli esercizi pubblici di somministrazione, ove possibile, l’ampliamento dei dehors al fine di garantire il distanziamento sociale, senza alcun costo aggiuntivo.

“Il Comune – ha affermato Maschietto – condivide le preoccupazioni presentate da Confcommercio e si rende disponibile a fare una verifica delle proprie disponibilità di bilancio in ragione di alcuni provvedimenti del Governo che dovrebbero liberare risorse da poter utilizzare sia per le proposte di Confcommercio che per ulteriori azioni a supporto soprattutto delle famiglie.

Inoltre – ha concluso Maschietto -, abbiamo già chiesto agli Istituti di credito locali di intervenire con ulteriori strumenti aggiuntivi e più semplificati rispetto a quelli previsti dai Decreti “Cura Italia” e “Liquidità”.”

Intanto, la prossima settimana si terrà un nuovo incontro tra l’amministrazione e l’associazione di categoria al fine di definire meglio il dettaglio degli interventi previsti.

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