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Cronaca Locale
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Minturno, balneari in… alto mare. Il grido d’allarme: “Stagione a rischio”

10 maggio 2020 | 19:20
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Minturno, balneari in… alto mare. Il grido d’allarme: “Stagione a rischio”
Minturno, balneari in… alto mare. Il grido d’allarme: “Stagione a rischio”
Minturno, balneari in… alto mare. Il grido d’allarme: “Stagione a rischio”
Minturno, balneari in… alto mare. Il grido d’allarme: “Stagione a rischio”
Minturno, balneari in… alto mare. Il grido d’allarme: “Stagione a rischio”

Il loro appello al Governo e alle Istituzioni: regole chiare, in tempi rapidissimi. E sostegno al’economia locale.

Minturno – “Iniziare o non iniziare la stagione?” è questo il dubbio amletico che, nei tempi del covid-19, rode il fegato dei nostri operatori balneari qui a Minturno – leggi Scauri e Marina di Minturno – se non addirittura di spappolarli.

In effetti i balneari sono letteralmente in balia di onde anomale circa l’apertura o meno della stagione balneare a causa delle misure restrittive che dovranno, non dovrebbero, essere imposte ai clienti per permettere loro l’accesso alla spiaggia e, manco a dirlo, alle fresche, chiare e dolci acque di quel Tirreno che lambisce la battigia delle spiagge demaniali da loro gestite.

Le voci che si rincorrono, di ora in ora, sono a volte disarmanti visto che, al di là di ciacolare della legittima distanza da adottare nell’allocamento degli ombrelloni e delle sdraio, si parla dell’uso di uno scanner che rilevi la temperatura corporea di ogni singolo cliente, dell’utilizzo di una mascherina anche quando si è distesi sulle sdraio, di distanze minime da rispettare anche se si è in acqua e, siamo ai confini del ridicolo più ridicolo, bisognerebbe impedire che bambini e ragazzi socializzino fra di loro. Papà e mammà, quindi, dovranno, più che dovrebbero, assurgere al ruolo di cerberi secondini, altrimenti tutti a casa.

Ovviamente se restrittive dovranno essere le misure circa l’utilizzo della rena minturnese, bisognerà adottarne anche per l’utilizzo dei locali e degli ambienti che fanno da supporto ai 31 lidi della riviera più a sud della piana pontina.

E – ad oggi – è in programma l’interdizione alla giovane prole dei graditissimi ospiti l’utilizzo dei piccoli ma efficienti parchi giochi che tutti o quasi gli stabilimenti balneari mettono a loro disposizione.

“Dobbiamo aspettare il prossimo 18 maggio – spiega Lello Cappuccia, contitolare dello stabilimento balneare Lido Tirren – quando riceveremo dagli organi competenti le direttive da applicare circa la fruizione della spiaggia e del mare da parte dei clienti”.

Non possiamo non condividere le perplessità di coloro che, più che probabilmente, costituiscono la categoria imprenditoriale portante dell’economia scauro-minturnese. E rilanciare il loro appello al Governo e alle Istituzioni: regole chiare, in tempi rapidissimi. E sostegno al’economia locale.