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I ciclisti: “Trasformare Ostia in capitale del turismo lento”

15 giugno 2020 | 20:29
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I ciclisti: “Trasformare Ostia in capitale del turismo lento”

Le associazioni che promuovono il cicloturismo sollecitano le istituzioni a trasformare in opportunità l’offerta di paesaggi e il territorio pianeggiante

Ostia – Ostia, con il suo immenso patrimonio archeologico e ambientale, potrebbe diventare la capitale del turismo lento, goduto sulle interamente due ruote, persino in collegamento con Roma.

E’ una proposte lanciate dal Comitato Promotore Sistema ArcheoAmbientale Integrato Fiumicino Ostia e dalla Fiab-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) – Ostia in Biciper intercettare e promuovere nuove forme di mobilità e di turismo. La particolare conformazione pianeggiante del litorale romano, la disponibilità di ambienti ancora incontaminati nonostante la vicinanza con la città, la possibilità di realizzare tracciati non promiscui con il traffico automobilistico, sono punti di forza che vanno sfruttati per sostenere l’offerta di cicloturismo.

L’elenco di opportunità da conquistare con il minimo sforzo è esteso. Unire, tra Fiumicino ed Ostia, in un unico tracciato ciclabile, pedonale e fluviale l’asse archeologico dal museo delle Navi alla villa di Plinio; rendere possibile l’accesso alle aree Archeologiche (con possibili limitazioni) alle biciclette; completare il collegamento della pista ciclabile sulla riva destra del Tevere con la realizzazione dell’ «attraversamento a chiatta» e l’attraversamento del Canale di Fiumicino presso l’Archeoboat. Ed ancora, apertura del tracciato battezzato «Pasolini» sulla riva sinistra tra gli Scavi ed il ponte della Scafa; rendere ciclabile la via Ostiense da Ostia ad Ostia Antica e realizzare la Ciclovia Tirrenica come congiunzione per tutto il litorale.

Il sistema di percorsi in pineta può rappresentare un punto di forza nell’offerta cicloturistica del litorale romano

«Se si mettono in campo proposte nuove e pacchetti turistici specifici per il Litorale e rivolti ad utenti con specifici interessi culturali, cultori del turismo lento, della natura e dell’ambiente, potremmo effettivamente generare processo occupazionale ed economico diffuso – affermano le associazioni – Per il prossimo futuro il turismo di massa come lo abbiamo inteso fino ad oggi subirà un sicuro rallentamento, meno autobus mordi e fuggi nei Siti, visite e pasti veloci in ristoranti affollati. Per poter intercettare e coltivare forme di turismo più consapevole, lento e di prossimità che favorisca occupazione permanente e duratura serve promozione mirata e itinerari di mobilità dolce sia di terra che sull’acqua ed infrastrutture a supporto. Per la promozione servono Clips promo negli aeroporti sui siti della regione del Comune».