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Cancelli chiusi sul mare: la strana storia di Torre Paola

8 settembre 2020 | 16:44
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Cancelli chiusi sul mare: la strana storia di Torre Paola

Una vicenda di “forzature”, diatribe e ricordi, che impedisce a un uomo di passeggiare sul terreno che in qualche modo fu “culla” dell’amore per la moglie

“Non capisco perché oggi a 75 anni non possa più entrare e fare un pic-nic o parcheggiare semplicemente la mia auto nel mio terreno di 1750 metri quadrati situato a Torre Paola”.

Inizia così la missiva di un nostro lettore, Stefano Luci, che esasperato dall’aver chiesto ripetutamente aiuto per risolvere la questione relativa all’impossibilità di usufruire del suo appezzamento di terra nel Comune di San Felice Circeo a causa della presenza di un cancello che gli impedisce l’accesso alla sua proprietà, ha deciso di scrivere di suo pugno la sua storia.

“Questo terreno – racconta – come tutta la zona circostante, da Terracina al Lido d’Ulisse, dal Circeo a Sabaudia e fino al salto di Fondi e le meravigliose isole Pontine partendo da Porto Badino sono stati e sono ‘i miei luoghi’ di tutta una vita… da quando avevo tre anni ad oggi. Bando ai sentimentalismi: da quando avevo circa 17 o 18 anni, oltre ai luoghi sopra descritti, con il padre della mia ragazza, iniziai a frequentare quel terreno di Torre Paola perché di proprietà del mio futuro suocero che lo aveva acquistato con un suo amico.

Quest’ultimo acquistò il lotto di sinistra ed il mio futuro suocero quello di destra guardando, dall’ingresso dei lotti sullo spazio comune di 250 metri quadrati, con vista su Torre Paola. Questo acquisto avveniva il 12 settembre del 1953. Io quindi frequentai quel luogo molte volte con la famiglia di mia moglie. Ci soffermavamo in quel luogo ameno, a due passi dal mare, per giornate intere.

Dopo la morte di mio suocero e purtroppo, quella prematura, di mia moglie quel terreno fu di comune accordo con tutti gli eredi destinato a me, anche nel ricordo dell’amore che mia moglie nutriva per quei luoghi, certamente oggi molto cambiati, ma ancora pregni del loro innato grande fascino”.

Una volta esposto in un necessario preambolo il legame che tiene ancorato l’autore della lettera a quell’appezzamento di terreno in zona Torre Paola, arrivano una serie di domande tese a comprendere le motivazioni per le quali non può più accedere al suo terreno. Una richiesta che segue a una sequela di istanze formali rivolte alle autorità.

“Come mai oggi non vi posso accedere? Perché debbo ancora subire questa assurda violenza da parte di prepotenti che me ne impediscono l’accesso calpestando leggi e sentimenti? Chiedo ancora… perché le istituzioni informate costantemente dei fatti e consapevoli dei miei pieni diritti non si muovono e mi rimettono nel possesso del mio bene? Come mai rimandano sempre, seppure dicendomi che ho ragione? Mi sollecitano ad avere pazienza che tutto si sistema, ma intanto gli anni passano…”

Il 75enne, un professionista stanco di chiedere per le vie ufficiali di avere risposte circa la sua impossibilità di usufruire del terreno di sua proprietà, a causa del posizionamento di un cancello sbotta: “Ora basta. Bisogna che a qualsiasi costo ed in qualsiasi modo la questione si risolva, che quel cancello abusivo venga rimosso… che coloro che hanno apposto quel cancello ripristinino lo stato di fatto dei luoghi a loro spese e sotto la mia supervisione. Ritengo anche che mi venga riconosciuto un danno sia materiale che morale per questo assurdo sequestro. Le autorità, da anni, sono informate dei fatti. Sono numerosi gli atti formali da me inviati”.

Insomma, stando al racconto, l’installazione d un cancello impedirebbe all’uomo di raggiungere un appezzamento di terreno di cui è proprietario, per arrivare al mare. Ovviamente la sua è una versione di parte, ma l’appello accorato che Luci lancia, merita di essere amplificato, pur senza entrare nel merito di chi abbia ragione, cosa che tocca alle autorità fare..

Quel cancello è un ostacolo, certo, uno schiaffo – a sua detta – ai diritti di proprietà. E – ciò che secondo lui è più grave – nell’indifferenza generale. I termini della questione sono ben noti alle autorità, informate tramite segnalazioni formali, denunce e pec. Ma, ad oggi, il cancello sul mare… resta chiuso.

(nella foto, una visione panoramica di Torre Paola, generica e svincolata dal contenuto dell’articolo)