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Corrado: “Riattivare i punti nascita negli ospedali di Anzio e Velletri”

12 novembre 2020 | 18:17
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Corrado: “Riattivare i punti nascita negli ospedali di Anzio e Velletri”

“Gli ospedali di provincia da sempre soffrono di una carenza di personale: riuscire a colmarla significa dare la possibilità di farsi seguire nelle strutture di prossimità”.

“Mi auguro che quanto affermato oggi in Commissione dal direttore della Asl Roma 6, Narcisio Mostarda si porti a  compimento e che negli Ospedali di Anzio e Velletri vengano riattivati i punti nascita e rafforzati anche quei reparti che nel corso degli anni sono stati depotenziati.

Così Valentina Corrado, consigliera M5S alla Regione Lazio, nel suo intervento in Commissione Sanità che si è occupata oggi della riattivazione dei punti nascita negli ospedali di Anzio e Velletri.

“Già lo scorso anno a seguito di mia richiesta fu convocata un’audizione per le criticità legate alla chiusura di alcuni reparti dell’ospedale di Anzio e Nettuno. In quella occasione  emersero le difficoltà del reparto di chirurgia e in particolare della long surgery e della week surgery, aree che dovevano avere rispettivamente 22 e 16 posti letto che a causa della carenza cronica di personale avevano visto la chiusura dell’area di week surgery. Per non parlare della chiusura dell’ Utic e dell’assenza dell’ Emodinamica.

Gli ospedali di provincia, purtroppo, da sempre soffrono di una carenza di personale, da noi più volte denunciata, riuscire a colmarla in maniera stabile significa dare ai cittadini la possibilità di farsi seguire nelle strutture di prossimità, con il conseguente decongestionamento degli ospedali più grandi e, al tempo stesso fiducia al personale per evitare che richieda di trasferirsi altrove.

L’emergenza pandemica ha peggiorato la situazione e rimango convinta che la differenziazione delle strutture Covid e non Covid sia funzionale al potenziamento richiesto delle strutture ospedaliere in questione e allo snellimento le Liste d’Attesa, non solo per gli esami diagnostici, ma anche per le prestazioni chirurgiche e mediche.

Nonostante i problemi, il personale del Distretto Roma 6  da mesi, sta lavorando incessantemente e con cumuli di orari che non si sa quando potranno essere smaltiti. A loro il doveroso plauso e ringraziamento per tutto ciò che stanno facendo”.