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Volley, Francesca Piccinini dice addio alla carriera: “Largo alle giovani”

15 aprile 2021 | 12:51
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Volley, Francesca Piccinini dice addio alla carriera: “Largo alle giovani”

L’ex campionessa azzurra e icona della pallavolo resterà nel mondo dello sport. La medaglia olimpica il rimpianto più grande

Francesca Piccinini, icona del volley italiano e mondiale, dice addio alla pallavolo giocata. La schiacciatrice toscana ha annunciato la sua scelta, attraverso un’intervista rilasciata a il Corriere della Sera.

Una decisione che arriva al termine di una carriera lunghissima, conclusasi quest’anno con la maglia dell’Unet E-Work Busto Arsizio. Oltre all’infinita serie di titoli ottenuti a livello di club, il nome di Francesca e il suo storico numero 12, restano legati in maniera indissolubile alla maglia azzurra.

Per oltre 20 anni Piccinini ha rappresentato l’Italia, contribuendo a scrivere tante delle pagine storiche del volley azzurro, tra le quali brillano: il trionfo nel Campionato Mondiale 2002, la vittoria della World Cup 2007 e l’Oro all’Europeo 2009. In totale sono 503 le presenze in azzurro.

I numeri, però, non bastano a spiegare quello che Piccinini ha rappresentato per il volley italiano e non solo: “Da parte del Presidente Giuseppe Manfredi, della Federvolley e di tutto il mondo della pallavolo, a Francesca va un enorme e sincero grazie per le emozioni che nel corso della sua leggendaria carriera è riuscita a regalare a tutti gli amanti del volley”. Prosegue la nota della Fipav.

“Smetto. Sono sicura al cento per cento. E’ giusto così: largo alle giovani”. Dichiara la Piccinini a Il Corriere della Sera. Ha 42 anni l’ex atleta azzurra e ha segnato il cambiamento della pallavolo in Italia e nel mondo. Ha vinto trofei, medaglie ed è stata l’icone del volley azzurro: “Non ho dormito la notte – sottolinea con particolare enfasi – ci ho pensato e ripensato. Difficile staccarsi dalla vita fatta per quasi 30 anni. Ne avevo 8 quando ho cominciato. Mi fa fatica dirlo – prosegue – Busto Arsizio, la mia ultima squadra, mi ha chiesto di restare a far parte del progetto, in quale ruolo si vedrà”.

“Per il resto, non mi precludo nulla: allenare le ragazzine, commentare il volley alla tv, quei reality a cui ho detto no quando le mie giornate ruotavano intorno allo sport. Si chiude una porta, se ne apriranno altre, spero”. Confessa poi un sogno irrealizzato: “Avrei dovuto uscire di scena con la settima Champions, a Novara, vinta a 40 anni. Ma poi Busto mi ha fatto una corte spietata. La verità è che mi sento sempre quella ragazzina che guardava i cartoni di Mila e Shiro alla tv e anche adesso che esco dalla bolla ovattata dello sport per entrare nella vita vera non voglio perderla, quella ragazzina: continuerò a coltivarla”.

Ci sarebbe stata l’opportunità di giocare per la campionessa mondiale del 2002? Lei precisa:  “A parte che la possibilità di una convocazione in azzurro non me la sono inventata io e che avrei preferito che lo dicesse a me coach Mazzanti, anziché ai giornali, non ha pesato per niente”, ha aggiunto la Piccinini. La medaglia olimpica resta l’unico rimpianto di una straordinaria carriera: “Si vede che era destino. Sono serena: a Tokyo tiferò Italia con tutte le mie forze. Se vedo in giro un’altra Piccinini? Mi rivedo nella determinazione e nella semplicità di Paola Egonu, che ha 22 anni ed è piena di talento. La naturalezza con cui ha fatto coming out è la sua forza”.

(fotoTwitter@francypicci12)

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