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Festa dei Lavoratori: perché si festeggia il Primo Maggio

30 aprile 2021 | 20:00
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Festa dei Lavoratori: perché si festeggia il Primo Maggio

Le origini, le curiosità e le tradizioni del Primo maggio: la festa che celebra i diritti di tutti i lavoratori

Aggiornato al 1 maggio 2024 – “Siamo noi, sempre noi, i campioni siamo noi, che vinciamo anche perdendo“, cantavano gli Statuto nel lontano 2003, oltre 20 anni fa: un vero e proprio inno ai lavoratori che oggi, 1′ maggio 2024, celebrano la loro Festa. la Festa dei Lavoratori. Un omaggio a chi ogni giorno, tra mille difficoltà, ha l’obiettivo di “portare la giornata a casa”. Chi con il sorriso, perchè svolge il lavoro che ama. Chi con il muso lungo, perchè in fondo il suo lavoro lo detesta. Ma in fondo, sempre meglio averlo che non averlo. Già, perchè troppe persone in Italia (e non solo), tra cui padri e madri di famiglia, il lavoro non ce l’hanno. Nonostante l’Articolo 1 della Costituzione affermi che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Ma uscendo fuori dai nostri confini, il primo maggio è una festa che si celebra in molti paesi del mondo. Ma forse non tutti ne conoscono le origini. E allora immergiamoci.

Primo maggio: le origini della Festa dei Lavoratori

Il primo maggio è la Festa del lavoro – o dei lavoratori -, una celebrazione che in questo periodo di crisi, causata dell’emergenza sanitaria da Covid-19 tutt’ora in corso, assume una valenza ancora più importante. La Festa dei Lavoratori ha una lunga tradizione: nasce a Parigi nel 1889 e l’idea venne lanciata durante il congresso della Seconda Internazionale, in quei giorni era riunito nella Capitale francese. Durante i lavori venne indetta una grande manifestazione per chiedere alle autorità pubbliche di ridurre la giornata lavorativa a otto ore.

Le origini della Festa dei Lavoratori, però, vanno ancora più lontano nel tempo, prima di Parigi e dall’altra parte dell’Atlantico, negli Stati Uniti. La scelta del 1° maggio come data della festa non fu casuale: nel 1886, una manifestazione operaia a Chicago era stata repressa nel sangue. A metà del 1800, infatti, i lavoratori non avevano diritti: lavoravano anche 16 ore al giorno, in pessime condizioni, e spesso morivano sul luogo di lavoro.

Nella manifestazione di Chicago, alcuni lavoratori si riunirono di fronte ai cancelli della fabbrica di macchine agricole McCormick per protestare contro le loro condizioni di lavoro. La protesta durò 3 giorni e si conclude il 4 maggio, ma finì in tragedia: per disperdere i manifestanti, le Forze dell’Ordine spararono sulla folla provocandodue vittime e diversi feriti. Per protestare contro l’accaduto, gli anarchici locali si diedero appuntamento per il giorno successivo nei pressi dell’Haymarket Square, dove si “vendicarono” lanciando un ordigno che uccise sei poliziotti e ne ferì una cinquantina. Molti degli anarchici colpevoli dell’accaduto furono poi condannati a morte nell’agosto del 1887, con l’ impiccagione.

Furono poi i delegati socialisti della Seconda Internazionale, per commemorare quanto avvenuto a Chicago qualche anno prima, i primi ad istituire ufficialmente la festività del Primo maggio in Europa: siamo nel 1889, e qualche anno dopo, nel 1891, l’Italia istituisce la festività  anche nel nostro Paese.