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Centrale nucleare di Latina, il M5S: “Il decommissioning procede ma serve un deposito nazionale”

4 giugno 2021 | 10:46
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Centrale nucleare di Latina, il M5S: “Il decommissioning procede ma serve un deposito nazionale”
Centrale nucleare di Latina, il M5S: “Il decommissioning procede ma serve un deposito nazionale”
Centrale nucleare di Latina, il M5S: “Il decommissioning procede ma serve un deposito nazionale”

Dopo il sopralluogo i deputati pentastellati hanno relazionato in commissione Ecomafie

Latina – “Nella giornata di ieri abbiamo visitato l’ex centrale nucleare di Latina, dove le attività di decommissioning procedono in tutta sicurezza”.

Lo affermano i deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Ecomafie Giovanni Vianello e Alberto Zolezzi, il capogruppo di Attività produttive Luca Sut, il commissario Ambiente Giuseppe D’Ippolito e il deputato laziale Marco Bella, che hanno partecipato alla visita dell’impianto, nuova tappa di una serie di sopralluoghi alle ex siti nucleari italiani.

“Già il 95 per cento dei rifiuti radioattivi, in termini radioattivi, sono stati trasferiti – assicurano -, con costi a carico degli italiani, in Inghilterra per il riprocessamento dopo di che torneranno in Italia, la restante parte ancora presente sarà stoccata in fusti sigillati da destinare al deposito unico nazionale. Proprio per questo diventa fondamentale che la localizzazione e la costruzione del deposito nazionale proceda in maniera spedita ma partecipata.

Se da una parte Sogin, dopo aver rivisto la modalità di organizzazione e dell’avanzamento dei lavori, sta accelerando le attività di decommissioning, dall’altra l’ente di controllo Isin sta procedendo in maniera mirata e puntuale nell’importante attività di verifica – riprendono i portavoce pentastellati -. Inoltre la Sogin dopo aver scoperto che la falda sottostante la centrale è stata contaminata da cloruro di vinile, probabilmente in relazione ad attività che si sono svolte molti anni fa nell’area, ha già presentato un’analisi di rischio in attesa dei pareri del comune e di Arpa e si è detta pronta ad avviare la messa in sicurezza. Auspichiamo che possa avvenire il prima possibile e su questo avremo presto degli aggiornamenti.

Ringraziamo il presidente Perri e la Sogin per l’occasione offerta di visitare i siti nucleari gestiti. Abbiamo riscontrato un elevato livello di professionalità anche in questo sito di Latina e presto torneremo a visitare altri siti nucleari. La vecchia stagione nucleare italiana ha lasciato – concludono – una pesante eredità in termini ambientali ed economici e rappresenta il modo di fare di una parte della politica italiana, priva di lungimiranza e che non ha mai pensato al futuro del Paese” concludono.

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