Reclutamento docenti, Anief: “Non si ripetano gli errori del passato”

15 novembre 2021 | 15:24
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Reclutamento docenti, Anief: “Non si ripetano gli errori del passato”

Marcello Pacifico (Anief): “Chiediamo l’immediata convocazione del tavolo sul reclutamento”

Secondo la stampa specializzata, il nuovo reclutamento degli insegnanti comincia a prendere forma. “Fonti parlamentari, riferisce Orizzonte Scuola, parlano di uno schema che prevede concorsi con una sola prova scritta a risposte chiusa seguìto, per chi lo supera, dall’anno di formazione e prova. L’accesso alla procedura concorsuale sarà consentito solo previo conseguimento dell’abilitazione, che potrà essere acquisita totalizzando 60 CFU, di cui 24 riservati al tirocinio”.

Si tratta di un’ipotesi ancora tutta da verificare, esattamente come le voci di una possibile nuova fase transitoria per i precari con almeno tre anni di servizio, che chiedono di essere assunti attraverso una procedura per titoli e servizi.

“Il reclutamento dei docenti – ricorda Marco Giordano, segretario generale Anief– è una delle riforme-chiave previste dal PNRR. È significativo che una parte delle risorse del Next Generation EU siano state destinate a questo, evidentemente anche l’Europa si è accorta di quanto sia inefficace il nostro sistema di assunzione dei docenti. Non si può continuare a lasciare scoperti ogni anno decine di migliaia di posti autorizzati per le immissioni in ruolo mentre crescono a dismisura i contratti a tempo determinato. Servono misure strutturali, anche sui precari storici, non l’ennesima e inutile fase transitoria”.

Sul reclutamento, Anief da anni chiede il ritorno al sistema del cosiddetto “doppio canale”, che prevede assunzioni al 50% dai concorsi ordinari (da bandire con regolarità) e al 50% da graduatorie per titoli e servizi.

“Chiediamo l’immediata convocazione del tavolo sul reclutamento affinché non si ripetano gli errori del recente passato. L’argomento è di centrale importanza e non possiamo permetterci altri passaggi a vuoto – Questa la richiesta dell’Anief, inviata anche formalmente al ministro, avanzata dal presidente nazionale Marcello Pacifico -. Come Anief – continua il leader del giovane sindacato – abbiamo analizzato il problema sotto tutti i profili e abbiamo una proposta forte che il ministero deve ascoltare e vagliare in sede ufficiale. È necessario riaprire i percorsi abilitanti presso le università e riconoscere finalmente il lavoro di chi è precario da tre o più anni. Il merito riguarda sia chi vince un concorso che chi fa questo mestiere da anni in attesa di essere stabilizzato”. 
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