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Europa Verde Terracina: “Costruire un sistema di sorveglianza sulle retribuzioni stagionali”

24 dicembre 2021 | 13:00
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Europa Verde Terracina: “Costruire un sistema di sorveglianza sulle retribuzioni stagionali”

Gabriele Subiaco: “Ci faremo portatori anche a livello nazionale del problema della precarietà e della (sotto) occupazione nel settore balneare”

Terracina – “La grave e scandalosa vicenda, che coinvolge l’Azienda Speciale, Ente strumentale del Comune di Terracina, segnalata dal sindacato Uiltucs, oggi sotto vigilanza dell’ispettorato Inps e Inail, con lavoratori sfruttati e costretti a restituire parte dello stipendio, è stata oggetto il 13 dicembre scorso di una seduta straordinaria del Consiglio Comunale avente al primo punto all’ordine del giorno, su richiesta della consigliera comunale della Lega di Terracina Sara Norcia, primo firmatario e di tutti i consiglieri di opposizione, la mozione relativa alla gestione degli arenili comunali durante la scorsa estate”. A parlare in una nota stampa, è Europa Verde Terracina.

“Da forza politica non presente nel Consiglio, – si legge nella nota – ci corre l’obbligo di alcune domande: Come mai nessuna opposizione in Consiglio è stata fatta giusto un anno fa al rinnovo del contratto del Direttore della Azienda Speciale? Solo per ricordare che il 30 maggio 2019 il consiglio di amministrazione della Azienda Speciale deliberava la disdetta dell’oneroso contratto, addirittura un anno e mezzo prima della scadenza, mentre la dott.ssa Carla Amici è stata poi confermata direttrice generale dell’Azienda Speciale Terracina per i successivi 5 anni proprio un anno fa, visto che il contratto era in scadenza il 16 dicembre 2020. Perché non opporsi allora in relazione alle importanti questioni emerse relativamente ai poteri statutari conferiti al Direttore e al tetto di retribuzione, visto che potevano essere adottati opportuni correttivi da parte dal principale organo decisionale, ossia il Consiglio comunale?

Perché nessuna mozione è stata presentata dall’opposizione in Consiglio già a partire da luglio scorso, quando cominciavano ad uscire le notizie in merito alle denunce di irregolarità? Come mai non agire tempestivamente, anche ai sensi del vigente Contratto di Servizio tra Comune e Azienda speciale, per vigilare sulle modalità con le quali l’Azienda Speciale, nel suo ruolo di committente, controllava le attività delle società terze a cui sono stati affidati i lavori? Come ed in che modo ad esempio, è stata garantita la sicurezza dei bagnanti in un contesto in cui tutto veniva fatto molto in fretta e con assegnazioni dirette?

Perché nessuna osservazione è stata fatta dalla opposizione in Consiglio in merito alla presentazione ufficiale del business plan estivo della Azienda Speciale, considerato che esso, ad esempio, come riportato già a giugno sulla stampa, non riportava le tipologie di contratto nazionali che sarebbero state applicate, visto l’obbligo di applicazione del previsto Contratto Collettivo Pubblici Esercizi nella parte che riguarda la gestione degli arenili e non si evidenziavano le garanzie e i diritti di precedenza del personale storico, o con quale modalità sarebbe stati selezionati i lavoratori e le figure annunciate nel business plan? Come mai non risultano azioni incisive dell’ opposizione in Consiglio in merito alla storica diatriba tra l’applicazione del contratto collettivo Enti locali visto le diverse cause al Tribunale Sezione Lavoro di Latina che ruotano intorno alla questione se l’Azienda Speciale di Terracina rientri nella fascia d’impresa di “diritto privatistico” e non di “diritto pubblico”?

Nonostante il Consiglio Comunale sia l’organo che debba vigilare attentamente sui servizi offerti dalla Azienda Speciale, perché non ci si è opposti mesi fa al fatto che il sito web dell’Azienda Speciale è in manutenzione e di fatto fermo da luglio scorso e non si riesca a ristabilire la funzionalità del sito e dei sistemi informatici di pubblicazione dell’azienda, oscurandola di fatto, in barba ai principi di trasparenza amministrativa?”

“Per quale motivo – sottolinea Europa Verde – nonostante la responsabilità politica sia in capo al Sindaco e all’Assessore competente, si è accettato di discutere la mozione pur in assenza dell’Assessore, invece che disertare l’Aula manifestando apertamente il dissenso, come peraltro accaduto già messo in atto nel Consiglio Comunale del 28 settembre scorso che aveva all’ODG Approvazione del Bilancio di previsione annuale 2021 e pluriennale 2021-2023 ed allegati dell’Azienda Speciale? Inoltre, con la bocciatura della mozione il Consiglio comunale rinnega, di fatto, anche la Costituzione di parte civile annunciata pomposamente nelle settimane scorse, sia dalla direttrice dell’Azienda Speciale che dal Sindaco. Costituzione di parte civile che, tra l’altro, appare singolare visto che di fatto sembrerebbe non essere stata ancora aperta una indagine sulla vicenda e quindi men che mai un processo”.

“Innanzitutto stigmatizziamo l’assenza nel Consiglio Comunale Straordinario del 13 dicembre scorso dell’Assessore competente, – dichiara Gabriele Subiaco, co-portavoce di Europa Verde Terracina –  il quale ad oggi, per inciso, non ha ancora comunicato la rendicontazione economica sulla gestione degli arenili. Inoltre, come giovane forza politica attiva in città che non rincorre opportunisticamente vane e strumentali polemiche politiche ma piuttosto analizza le questioni e cerca di impegnarsi su soluzioni, aderiamo da subito concretamente alla proposta, emersa dal Sindacato, di attuare un “sistema capillare di salvaguardia dei lavoratori e lavoratrici stagionali di Terracina”, dotandosi di un piano di monitoraggio ed assistenza affinché tali fenomeni illegali e di sfruttamento non abbiano più spazio nella prossima stagione estiva, e che abbia come obiettivo quello di ridare dignità e rispetto a tutti i lavoratori stagionali attraverso il riconoscimento del merito e della esperienza, la giusta e corretta retribuzione con il giusto e corretto inquadramento contrattuale – sia per quanto riguarda l’appalto pubblico che gli ingaggi privati degli Stabilimenti Balneari- e quello di rialzare il livello di immagine del turismo sulle nostre coste, mentre chiediamo che siano perseguiti e condannati quegli imprenditori che utilizzano pratiche “banditesche” come quella della restituzione di parte della retribuzione.

Ci faremo portatori anche a livello nazionale del problema della precarietà e della (sotto) occupazione nel settore balneare riportando l’attenzione sul salario minimo, visto che l’Inps nel suo report annuale afferma chiaramente che questo avvantaggerebbe proprio gli stagionali, oltre a generare un effetto positivo in termini di gettito fiscale derivante dall’emersione dal lavoro nero e dal caporalato dei circa tre milioni di lavoratori italiani, prevalentemente nei settori stagionali e legati alla ristorazione e al turismo”.

“Inoltre, – conclude Subiaco – pretendiamo trasparenza, e chiediamo che i componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale, che a norma di Statuto sono solidamente responsabili se non hanno vigilato sul generale andamento della gestione o se, essendo a conoscenza di atti pregiudizievoli, non hanno fatto quanto potevano per impedirne il compimento o eliminare o attenuarne le conseguenze dannose, siano chiamati a risponderne e che siano resi pubblici tutti i contratti di appalto sottoscritti dal Direttore dell’Azienda che ha il compito statutario di controllare il regolare svolgimento del servizio del personale anche se affidati a una società terza, e soprattutto vogliamo conoscere bene i criteri di reclutamento e assegnazione del personale, alla luce delle situazioni opache create a Terracina da alcuni imprenditori, sembrerebbe addirittura mai conosciuti dagli stessi lavoratori”.

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