Roma, massacra di botte la compagna e poi cerca di scappare in Francia

21 gennaio 2022 | 10:22
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Roma, massacra di botte la compagna e poi cerca di scappare in Francia

La vittima soccorsa dai sanitari del 118 è stata trasportata in ospedale con un trauma cranico-facciale e varie fratture, con prognosi di 40 giorni

Roma – I Carabinieri della Stazione Roma Viale Libia, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, con le accuse di lesioni personali gravi e aggravate, nei confronti di un cittadino libico di 35 anni, con precedenti.

Al provvedimento si è giunti dopo un’articolata attività di indagine eseguita dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, a seguito di un intervento richiesto al “112” la mattina del 13 dicembre 2021, in un bar di via Nomentana, dove era da poco entrata una donna, cittadina marocchina di 33 anni – visibilmente sotto shock e con delle vistose ferite al corpo e al volto, che chiedeva aiuto ai presenti raccontando di essere stata violentemente picchiata e abusata dal suo compagno. Stando al racconto fornito dai testimoni, l’uomo, poco dopo, sarebbe entrato, a sua volta, nel bar, tentando con la forza di portare via la donna, desistendo dopo le rimostranze dei presenti per poi darsi alla fuga prima dell’arrivo delle pattuglie dei Carabinieri. Nella circostanza, i sanitari del 118 trasportavano la malcapitata presso il pronto soccorso del Policlinico Umberto I dove le veniva riscontrato un trauma cranico-facciale e varie fratture, trattenuta in osservazione con prognosi di 40 giorni.

I Carabinieri della Stazione Roma viale Libia, raccolte le dichiarazioni della vittima e dei testimoni, si sono subito messi sulle tracce del sospettato che, secondo quanto riferito dalla vittima, dimorava in una baracca nei pressi di ponte Tazio; qui i militari hanno eseguito un sopralluogo nell’alloggio di fortuna, rinvenendo delle tracce ematiche a parziale riscontro del racconto fornito dalla donna. Del sospettato, però, nessuna traccia. E’ stata così inserita nella banca dati delle forze di polizia una nota di rintraccio per cui il 20 dicembre 2021, quando il cittadino libico ha tentato di attraversare la frontiera di Ventimiglia per dirigersi in Francia è stato respinto, trattenuto e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, condotto infine presso il carcere di Sanremo, dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli.

Il fermo è stato convalidato il 22 dicembre 2021 dal Gip del Tribunale di Imperia che ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere, dichiarandosi incompetente per territorio e trasferendo gli atti al Tribunale di Roma. Con ordinanza del 7 gennaio il G.I.P. del Tribunale di Roma ha rinnovato la custodia cautelare in carcere per il cittadino libico che rimarrà nella casa circondariale di Sanremo.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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