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Favola Visintin alle Olimpiadi: oltre l’infortunio, arriva il bronzo nello snowboard

10 febbraio 2022 | 10:38
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Favola Visintin alle Olimpiadi: oltre l’infortunio, arriva il bronzo nello snowboard

Una grande finale dell’azzurro che entra nella storia di specialità. Medaglia numero otto italiana

Omar Visintin ha ottenuto una storica medaglia di bronzo nell’SBX maschile ai Giochi Olimpici di Pechino 2022. L’altoatesino è stato protagonista di una big final meravigliosa: dopo  aver perso qualche decimo in partenza, il 32enne alpino di Lagundo (Bz) è stato bravissimo a recuperare nel tecnico tratto conclusivo, superando all’ultima curva l’austriaco Julian Lueftner.

Per l’Italia si tratta della prima medaglia nella storia della specialità in campo maschile dall’introduzione dello snowboardcross ai Giochi di Torino 2006.  Dopo la medaglia d’argento mondiale di Park City 2019 nella gara a squadre, un successo nella Coppa del Mondo di specialità e altri quattro podi nella classifica finale, Visintin ottiene il coronamento di una carriera regalando all’Italia l’ottava medaglia alle Olimpiadi cinesi.

Una storia bellissima quella di Visintin, infortunatosi nella seconda gara di Coppa del Mondo a Montafon, appena dopo aver concluso al secondo posto nell’esordio stagionale  – proprio sulla pista di Zhangjiakou – e tornato alle gare solo meno di due settimane fa nella tappa di Cortina d’Ampezzo. Medaglia d’oro al collo dell’austriaco di madre italiana Alessandro Haemmerle. Il 28enne di Bludenz si è giocato il titolo olimpico al fotofinish, vinto per appena 2 centesimi, sul canadese Eliot Grondin che aveva dominato la qualificazione e tutte le run sino alla finale:  “Aspettavo questa medaglia da otto anni – spiega l’alpino di Lagundo -, a Sochi 2014 arrivai da favorito e poi venni eliminato nei quarti, anche a PyeongChang 2018 successo la stessa cosa e uscii addirittura prima. Adesso sono arrivato un po’ meno favorito, ma sapevo di avere buone chances al mio arco. Sono partito nella big final con la consapevolezza che avrei potuto giocare le mie carte, poi raggiungere il podio è una cosa diversa. Adesso ci riposiamo qualche ora per goderci questo risultato, da domani ci concentriamo sulla prova a squadra dove siamo fortissimi e in lizza per un’altra medaglia. Non essendo il più forte su una partenza molto tecnica dove ogni piccolo errore ti costa tanto tempo, ho pensato di passarla in sicurezza per prendere i miei rischi successivamente perchè sapevo di avere la possibilità di recuperare terreno e posizioni. L’infortunio al gomito di dicembre è stata una mazzata perchè ho pensato di dovere rinunciare alle Olimpiadi, invece la Commissione Medica FISI è riuscita a fare un miracolo, e quando mi è stato detto che sarei partito per la Cina, ho pensato esclusivamente alla pista. Certamente il braccio non è al massimo, ma tanto mi è bastato per mettermi al collo il bronzo”. (fisi.org)(foto@fisi.org)

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