Il riconoscimento

Notte degli Oscar 2022: l’Italia resta a mani vuote. Tutti i film (e gli attori) vincitori

28 marzo 2022 | 11:20
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Notte degli Oscar 2022: l’Italia resta a mani vuote. Tutti i film (e gli attori) vincitori

A Jane Campion il premio per la Migliore regia. Will Smith Miglior attore, Jessica Chastain miglior attrice protagonista. Sorrentino non ce la fa: ‘E’ stata la mano di Dio’ battuto da ‘Drive my car’

Los Angeles – ‘I segni del cuore – Coda’ si è aggiudicato l’Oscar per il Miglior film agli Oscar 2022. Italia a mani vuote, Sorrentino battuto da ‘Drive my car’ alla 94esima edizione degli Academy Awards che si sono fermati per un tributo silenzioso di un minuto all’Ucraina.

La pellicola del regista Sian Heder ha fatto il pieno portando a casa tutti e tre i premi ai quali era stata candidata: film, attore non protagonista (Troy Kotsur) e sceneggiatura non originale (Sian Heder). Il grande favorito della serata con ben 12 candidature, ‘Il potere del cane’, ha conquistato soltanto l’Oscar per la miglior regia. Jane Campion, prima regista candidata per la seconda volta, è la terza donna nella storia a ottenere la statuetta in questa categoria, un anno dopo l’Oscar a Chloé Zhao. Si tratta, tra l’altro, dell’unico premio ottenuto da Netflix.

Italia a mani vuote. ‘E’ stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino, candidato alla statuetta come Miglior film internazionale, è stato battuto dal giapponese ‘Drive my car’ di Ryûsuke Hamaguchi. Anche l’Oscar per i migliori costumi, che vedeva in lizza l’italiano Massimo Cantini Parrini per ‘Cyrano’, è andato a Jenny Beavan per ‘Crudelia’. Infine a bocca asciutta anche Enrico Casarosa candidato per il film d’animazione ‘Luca’, premio che invece è andato a ‘Encanto’ diretto da Byron Howard e Jared Bush, insieme alla regista Charise Castro Smith.

Kenneth Branagh si è aggiudicato l’Oscar per la Miglior sceneggiatura originale con ‘Belfast’, battendo ‘King Richard – Una famiglia vincente’, ‘Don’t look up’, ‘Locorice Pizza’ e ‘La persona peggiore del mondo’. E’ la prima statuetta per l’attore e regista britannico che per la stessa categoria e sempre con ‘Belfast” aveva vinto il Golden Globe.

Will Smith ha vinto l’Oscar come Miglior attore protagonista per ‘King Richard – Una famiglia vincente’. L’attore, che è scoppiato in lacrime durante il suo discorso, era stato protagonista pochi minuti prima di un alterco con Chris Rock che aveva fatto una battuta infelice su sua moglie Jada Pinkett Smith.

Mentre Rock presentava il premio per i documentari, infatti, ha fatto una battuta piuttosto infelice sul taglio di capelli di Jada Pinkett Smith, la moglie di Will Smith affetta da alopecia. L’attore non ha gradito e si è alzato per dargli un pugno. Poi è tornato al suo posto invitando a gran voce Rock a non nominare più la moglie. L’episodio ha creato grave imbarazzo nella sala ed l’hashtag con il nome Will Smith è immediatamente diventato un trend topic sui social. Smith si è scusato con l’Academy. Durante il suo discorso dopo avere ricevuto l’Oscar ha detto: “L’amore fa fare follie”.

L’Oscar come Miglior attrice protagonista è andato a Jessica Chastain per ‘Gli occhi di Tammy Faye’, accolta sul palco della cerimonia da una standing ovation. Chastain ha battuto le altre candidate che erano: Olivia Colman per ‘La Figlia Oscura’; Kristen Stewart per ‘Spencer’; Penelope Cruz per ‘Madres Paralelas’ e Nicole Kidman per ‘Being the Ricardos’.
Billie Eilish e il fratello Finneas O’ Connel vincono l’Oscar per la Miglior canzone originale con il brano ‘No Time To Die’ scritto per l’omonimo film della saga di James Bond.

La cerimonia degli Oscar si è fermata un minuto per un tributo silenzioso all’Ucraina. Il tema ha soltanto sfiorato l’evento, con il “Viva l’Ucraina” gridato da Francis Ford Coppola sul palco per l’omaggio ai 50 anni del ‘Padrino’. L’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky del quale si era parlato, non c’è stato e la sola a fare un riferimento più ampio alla guerra è stata l’attrice Mila Kunis, nata in Ucraina, che ha parlato dell’angoscia vissuta dalla sua terra, ma senza nominarla. “I recenti eventi globali hanno lasciato molti di noi sconvolti – ha detto Kunis – Eppure, davanti alla forza e alla dignità di coloro che affrontano una tale devastazione, è impossibile non commuoversi dalla loro capacità di resilienza”.

Sui social però piovono critiche nei confronti dell’Academy, accusata di avere lasciato fuori da una cerimonia come quella degli Oscar, un tema così importante come il conflitto Russia-Ucraina.

‘E’ stata la mano di Dio’ battuto da ‘Drive my car’

Italia a mani vuote alla cerimonia degli Oscar 2022. ‘E’ stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino, candidato alla statuetta come Miglior film internazionale, è stato battuto dal giapponese ‘Drive my car’ di Ryûsuke Hamaguchi. “Oggi, dopo due anni di lavoro, con la cerimonia degli Oscar, si chiude il ciclo di questo film. Da mesi mi viene chiesto perché ho fatto questo film e non ho mai trovato una risposta autentica. Oggi l’ho trovata: volevo tornare, anche solo per un attimo, a questa foto. A mia madre”, ha scritto su Instagram il regista.

Anche l’Oscar per i migliori costumi, che vedeva in lizza l’italiano Massimo Cantini Parrini per ‘Cyrano’, è andato a Jenny Beavan per ‘Crudelia’. Infine a bocca asciutta anche Enrico Casarosa candidato per il film d’animazione ‘Luca’, premio che invece è andato a ‘Encanto’ diretto da Byron Howard e Jared Bush, insieme alla regista Charise Castro Smith. (fonte Adnkronos)

Tutti i premi: ecco i vincitori della 94ma edizione

‘I segni del cuore’ infatti trionfa alla 94a edizione degli Academy Awards e porta a casa tre premi: miglior film, miglior attore non protagonista (Troy Kotsur) e miglior sceneggiatura non originale (Sian Heder). È il primo titolo distribuito da una piattaforma streaming a vincere l’Oscar per il miglior film. Insieme a ‘Grand Hotel’ nel 1932, ‘Gigi’ nel 1959 e ‘Il signore degli anelli: Il ritorno del re’ nel 2004, è l’unico film a ottenere tutti i premi ai quali era candidato (tre). È inoltre il secondo remake a vincere l’Oscar per il miglior film dopo ‘The Departed’ di Martin Scorsese. Il grande favorito della serata, ‘Il potere del cane’ (12 candidature), conquista soltanto l’Oscar per la miglior regia. Jane Campion, prima regista candidata per la seconda volta, è la terza donna nella storia a ottenere la statuetta in questa categoria, un anno dopo l’Oscar a Chloé Zhao. Si tratta, tra l’altro, dell’unico premio ottenuto da Netflix.

Per quanto riguarda gli altri riconoscimenti, pronostici rispettati. ‘Dune’ è il film più premiato della serata con 6 Oscar (fotografia, scenografia, musiche, suono, montaggio, effetti speciali). Will Smith (‘King Richard – Una famiglia vincente’), Jessica Chastain (‘Gli occhi di Tammy Faye’), Kotsur e Ariana DeBose (‘West Side Story’) si impongono tra gli interpreti. Delusione per l’Italia: restano a bocca asciutta Paolo Sorrentino (‘È stata la mano di Dio’ sconfitto dal favoritissimo ‘Drive My Car’ tra i film internazionali), Enrico Casarosa (il suo film d’animazione ‘Luca’ ha perso contro ‘Encanto’) e il costumista Massimo Cantini Parrini per ‘Cyrano’.

La cerimonia, condotta con brio da Regina Hall, Amy Schumer e Wanda Sykes, è stata caratterizzata da un improvviso alterco tra Chris Rock e Will Smith, dovuto a una battuta del primo sull’alopecia di Jada Pinkett Smith, moglie del secondo. Il tanto atteso intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky non c’è stato. Era stato chiesto da una delle conduttrici della serata, Amy Schumer, ma gli organizzatori avevano sempre detto di volere tenere lontana la politica dallo spettacolo. Ieri l’attore Sean Penn, qualora non fosse intervenuto Zelensky, aveva invitato a boicottare la cerimonia che si è fermata un minuto per un tributo silenzioso all’Ucraina. Il tema è tornato soltanto con il “Viva l’Ucraina” gridato da Francis Ford Coppola sul palco per l’omaggio ai 50 anni del ‘Padrino’, e con le parole dell’attrice Mila Kunis, nata in Ucraina, che ha parlato dell’angoscia vissuta dalla sua terra, ma senza nominarla. Inevitabile la pioggia di critiche nei confronti dell’Academy sui social, accusata di avere lasciato fuori da una cerimonia come quella degli Oscar un tema così importante come il conflitto Russia-Ucraina.

Quanto ai riconoscimenti, ‘Army of the Dead’ di Zack Snyder ha vinto il premio del pubblico. L’Oscar per la Miglior regia è andato a Jane Campion per ‘Il potere del cane’, mentre quello per il Miglior attore protagonista a Will Smith per ‘King Richard – Una famiglia vincente’ e per la Miglior attrice proganista a Jessica Chastain per ‘Gli occhi di Tammy Faye’. La statuetta per il Miglior attore non protagonista se l’è aggiudicata Troy Kotsur per ‘I segni del cuore – Coda’ che dopo Marlee Matlin, vincitrice per ‘Figli di un dio minore’ nel 1987 e sua partner in ‘I segni del cuore – Coda’, è il secondo interprete e primo uomo sordo a ricevere un Oscar. Il riconoscimento per la Miglior attrice non protagonista è andato ad Ariana DeBose per ‘West Side Story’, prima donna apertamente queer a ricevere un Oscar.

La statuetta per il Miglior film d’animazione va a ‘Encanto’ di Jared Bush e Byron Howard che batte ‘Luca’ dell’italiano Enrico Casarosa, segnando una seconda sconfitta per il nostro Paese dopo ‘E’ stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino come Miglior film internazionale, battuto dal giapponese ‘Drive My Car’ di Ryusuke Hamaguchi che porta al Giappone la quinta vittoria nella categoria dopo ‘Rashomon’ (1952), ‘La porta dell’inferno’ (1955) ‘Miyamoto Musashi’ (1956) e ‘Departures’ (2009). L’Oscar al Miglior documentario è andato a ‘Summer of Soul’ di Ahmir “Questlove” Thompson.

Kenneth Branagh con ‘Belfast’ si è aggiudicato la statuetta per la Miglior sceneggiatura originale. L’attore e regista britannico alla sua ottava nomination ha vinto il suo primo Oscar. Il riconoscimento per la Miglior sceneggiatura non originale è andato invece a Sian Heder per ‘I segni del cuore – Coda’ classificandosi così come la quinta donna in novantaquattro edizioni a ricevere l’Oscar in questa categoria. Greig Fraiser per ‘Dune’ è stato premiato per la Miglior fotografia e Patrice Vermette e Zsuzsanna Sipos, sempre per ‘Dune’ hanno vinto la statuetta per la Miglior scenografia. Terzo Oscar e undicesima candidatura per Jenny Beavan che si è aggiudicata il riconoscimento per i Migliori costumi di ‘Crudelia’, battendo l’italiano Massimo Cantini Parrini candidato per ‘Cyrano’.

L’Oscar per la Miglior colonna sonora è andato ad Hans Zimmer per ‘Dune’ che vince per la seconda volta dopo ‘Il re leone’, mentre il premio per la Miglior canzone originale è stato assegnato a ‘No Time to Die’ di Billie Eilish e Finneas O’Connell per l’omonimo film della saga di James Bond. ‘Dune’ ha conquistato anche gli Oscar per il Miglior montaggio andato a Joe Walker, quello per il Miglior suono a Mac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill e Ron Bartlett, e per i Migliori effetti speciali a Paul Lambert, Tristan Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer. Per i Migliori trucco e acconciature sono stati premiati Linda Dowds, Stephanie Ingram e Justin Raleigh per ‘Gli occhi di Tammy Faye’.

L’Oscar per il Miglior cortometraggio è stato vinto da ‘The Long Goodbye’ di Aneil Karia e Riz Ahmed e quello per il Miglior cortometraggio d’animazione da ‘The Windshield Wiper’ di Alberto Mielgo e Leo Sanchez. La statuetta per il Miglior cortometraggio documentario è andata infine a ‘The Queen of Basketball’ di Ben Proudfoot. (fonte Adnkronos)