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La cassa integrazione non arriva: lavoratori aeroportuali in protesta sotto la sede dell’Inps

6 settembre 2022 | 17:14
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La cassa integrazione non arriva: lavoratori aeroportuali in protesta sotto la sede dell’Inps
La cassa integrazione non arriva: lavoratori aeroportuali in protesta sotto la sede dell’Inps
La cassa integrazione non arriva: lavoratori aeroportuali in protesta sotto la sede dell’Inps

Fit-Cisl: “Ritardi inaccettabili nel pagamento della cassa integrazione. Parliamo di 3 mesi, che in alcuni casi si dilatano arrivando a parlare di anni”

Roma – “Manifestiamo per ciò che ci spetta di diritto”:  si sono riuniti oggi, 06 settembre 2022, i lavoratori aeroportuali del comparto aereo sotto la sede Inps di piazza Ciro il Grande, Roma Eur, questa mattina dalle 10 alle 13, per protestare contro il mancato pagamento della cassa integrazione. Alla manifestazione, organizzata dalla FIT CISL, hanno partecipato circa 200 persone.

“Sono numerosi i lavoratori di alcune aziende del trasporto aereo in cassa integrazione che subiscono ritardi di pagamento della Cigs/Fsta da parte dell’ Inps. Ritardi inaccettabili a causa dei quali il nostro sindacato ha organizzato il sit-in”. È quanto dichiara la Fit-Cisl in una nota.

“Le criticità maggiori nel contesto generale dei ritardi – prosegue la nota – riguardano i lavoratori delle aziende: Gh, Avia Partner, Alitalia in Amministrazione Straordinaria, Società di Handling, Società di catering, Società di pulizie di bordo, Società di rifornimento carburante. L’erogazione della Cigs/Fsta avviene con ritardi che partono dai L Una situazione insostenibile per lavoratrici e lavoratori soggetti alla cassa integrazione a 0 ore, i quali non percepiscono alcun tipo di sostegno al reddito.  Condizione questa che causa un forte disagio sociale e che coinvolge i dipendenti e le loro famiglie, generando effetti disastrosi sulla stabilità economica di queste persone.

Sarà quindi un obiettivo primario, quello da parte nostra di supportare i nostri lavoratori in questa causa, auspicando una risoluzione tempestiva riguardo le gravi problematiche oggetto della presente nota. Confidiamo, quindi, in uno sblocco immediato dei pagamenti delle prestazioni previste dagli ammortizzatori sociali ma, in assenza di risposte urgenti, la mobilitazione continuerà», concludono dal sindacato cislino”.

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