Roma, rapina a mano armata per sottrargli il Rolex: incastrato dalle telecamere

20 settembre 2022 | 18:06
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Roma, rapina a mano armata per sottrargli il Rolex: incastrato dalle telecamere

L’uomo, un 43enne, era fuggito a bordo di uno scooter con la targa occultata da un cartone

Roma – Gli agenti della Polizia di Stato del IX Distretto Esposizione, coaudiuvati dal personale della Squadra Mobile e del commissariato Colombo, a seguito di accurate e tempestive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma, nei confronti di un 43enne romano, gravemente indiziato del reato di tentata rapina aggravata.

L’uomo, armato di pistola, il 10 agosto scorso, intorno alle 19.00, si era avvicinato alla vittima, seduta ad un tavolino di un bar di via dell’Aeronautica, intimandogli di consegnargli il Rolex che indossava al polso. Al rifiuto di quest’ultimo il 43enne cercava di sfilargli l’oggetto dal posto e ingaggiava una colluttazione con la vittima. Non riuscendo nell’intento, era fuggito a bordo di uno scooter con la targa occultata da un cartone.

Sul posto personale del 118 ha prestato le prime cure al ferito che veniva trasportato in ospedale e dimesso successivamente con una prognosi di 7 giorni.

Grazie ad alcuni documenti che il rapinatore aveva perso durante la fuga e alle individuazioni fotografiche da parte della vittima e di alcuni testimoni, nonché alle immagini del sistema di videosorveglianza di un vicino negozio, gli investigatori sono riusciti a risalire alla presunta identità del sospettato. Ciò ha consentito agli stessi di ottenere in breve termine l’ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti del sospettato che nel frattempo si era reso irreperibile.

Il 23 agosto scorso, gli investigatori del Distretto insieme a personale della Squadra Mobile e del Commissariato Colombo, sono riusciti a scovare il nascondiglio del ricercato dove si rinvenivano il casco e gli abiti indossati dallo stesso per commettere la rapina del 10 agosto, ripresi dalle telecamere.

Dopo qualche giorno, il 16 settembre scorso, veniva individuata la sua nuova abitazione all’interno della quale, oltre al 43enne, veniva rinvenuta la pistola a salve priva di tappo rosso, della sostanza stupefacente ed il motoveicolo, provento di furto, utilizzato per commettere la rapina e con apposta una targa diversa, anch’essa risultata provento di furto. Dopo la notifica del provvedimento, l’uomo è stato accompagnato in carcere. Proseguono le indagini da parte degli investigatori per stabilire se l’uomo, durante il periodo di latitanza, possa aver commesso altre rapine nei confronti di supermercati.

Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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