il fatto

Unione Inquilini Fiumicino: “Marina e i suoi figli hanno di nuovo una casa. Un primo grande passo”

22 settembre 2022 | 18:56
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Unione Inquilini Fiumicino: “Marina e i suoi figli hanno di nuovo una casa. Un primo grande passo”

“Per veder riconosciuto tale diritto a tutte le famiglie che vivono in fragilità economica, culturale e sociale di Fiumicino, c’è la necessità di istituire un ufficio casa”

Fiumicino – “Marina e i suoi figli da alcuni giorni hanno di nuovo una casa”. A darne notizia è l’Unione Inquilini Fiumicino che spiega la storia dell’inquilina che a giugno ha subito “uno sfratto con forza pubblica per morosità incolpevole a Fregene, storia tra l’altro nota alla cronaca per via di alcune dichiarazioni a mezzo stampa fatte dal Presidente della Commissione Sociale contrastanti con quanto da noi dichiarato e richiesto”.

“Fin da quando si è rivolta al nostro sportello – spiegano – con una convalida di sfratto, il sindacato ha attivato tutti gli strumenti previsti da legge (seppur esigui) al fine di garantire al nucleo familiare un passaggio di casa in casa, passando per le graduatorie di assegnazione di alloggio popolare che la vedeva 4° in posizione su oltre 650 famiglie richiedenti. Per la famiglia, stante le violazioni dei diritti umani, l’Unione Inquilini aveva anche presentato un ricorso presso il Comitato Onu per i diritti sociali, economici e culturali, chiedendo la sospensione dello sfratto o un alloggio alternativo al fine di garantire un tetto al nucleo, raccomandazione che il Comitato ha rivolto allo stato italiano accettando il caso.

Dopo un lungo periodo di assistenza alloggiativa presso b&b del nostro Comune attraverso il servizio sociale di Pronto intervento sociale,  qualche giorno fa la chiamata tanto attesa, il Comune di Fiumicino comunicava l’individuazione di un alloggio popolare da assegnare al nucleo, a dimostrazione che la nostra battaglia era giusta“.

“Siamo, infatti entusiasti dell’operato dell’amministrazione – sottolineano – nel riconoscere il diritto alla casa sancito anche nei patti ratificati dall’Italia e dagli stati membri della comunità europea. Malgrado il percorso della famiglia sia ancora lungo nel vedere una vera e propria stabilità abitativa, un grande passo avanti nei diritti il Comune di Fiumicino lo ha fatto il giorno dell’assegnazione.

Il fenomeno della precarietà abitativa dai dati in nostro possesso è in crescita, sempre più famiglie vivono con difficoltà nelle locazioni private soprattutto dopo una pandemia che ci ha tenuto bloccati per due anni. Per far si che questo diritto venga riconosciuto a tutte le famiglie che vivono in fragilità economica, culturale e sociale di Fiumicino, c’è la necessità di istituire un ufficio casa che sia in grado di attuare tutte le politiche necessarie sull’abitare. Fiduciosi dell’operato dell’amministrazione, rimaniamo in attesa di una convocazione di un tavolo interdipartimentale al fine di vederlo realizzato nel più breve tempo possibile“.

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