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Benemerenze Coni 2022: il riconoscimento a Colantonio, presidente dell’Ostia Volley Club

19 novembre 2022 | 19:02
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Benemerenze Coni 2022: il riconoscimento a Colantonio, presidente dell’Ostia Volley Club

Insieme al dirigente lidense, il premio a Flavia Barigelli simbolo del sitting

Roma – Sono quattro i figli della Pallavolo Laziale che il Coni e il Comitato Italiano Paralimpico hanno scelto di insignire delle loro prestigiose benemerenze con riferimento all’anno 2020.

A Pietro Colantonio, presidente dell’Ostia Volley Club e referente del CQR Lazio femminile, e a Paola Camilletti, già vicepresidente della FIPAV Roma oggi impegnata nel ruolo di responsabile del CQT capitolino, verranno assegnate giovedì 17 novembre le Stelle di Bronzo del Coni. All’allenatore Luca Cristofani, direttore tecnico del Volleyrò Casal de’ Pazzi con esperienza ai massimi livelli da allenatore di Serie A1 femminile, il Comitato Olimpico consegnerà nella stessa cerimonia di premiazione – presso il Salone d’Onore – la Palma di Bronzo al merito tecnico. Il Comitato Italiano Paralimpico, invece, il prossimo 28 novembre premierà l’atleta della nazionale italiana di Sitting volley vicecampione d’Europa, Flavia Barigelli, con la Medaglia al Valore Atletico.

“In questo momento provo tante sensazioni positive e un misto tra felicità e gratitudine – ha raccontato Colantonio – sono contento perché questo è un riconoscimento per ciò che abbiamo fatto per l’Ostia e per il movimento pallavolistico laziale. Lo dedico a mia moglie Rosanna, che in questi anni mi ha supportato e sopportato, e a Dino Di Fiore, un grande dirigente che mi ha insegnato tante cose”. Quando pensa a Di Fiore, Colantonio si commuove. “C’è stato sempre nella mia vita, era un punto di riferimento e continua a esserlo anche adesso che non c’è più. Per me è stato un faro, resterà per sempre nel mio cuore”. Il 66enne ha mosso i primi passi dirigenziali nella sezione pallacanestro della Roma12. “Mia sorella giocava a pallavolo nella stessa polisportiva e mi sono ritrovato a fare il dirigente di quella squadra. Poi sono andato a dare una mano all’Ostia”. Sono passati 38 anni da quel giorno e l’Ostia Volley Club – premiata di recente dalla FIPAV Lazio per i 50 anni di affiliazione – è diventata la sua seconda famiglia, tanto da diventarne il presidente dal 2010. Negli ultimi anni Colantonio ha affiancato all’attività societaria il ruolo di consigliere della FIPAV Lazio, mentre in questo quadriennio sta dedicando tutte le sue “energie federali” al ruolo di referente del CQR Lazio femminile. Un incarico, questo, che gli ha permesso di vivere tante soddisfazioni da vicino, come il trionfo nel Trofeo delle Regioni del 2018.

Troviamo felicità e tanta gratitudine anche nelle parole di Paola Camilletti, che dopo un’importantissima esperienza nei consigli dei Comitati Regionale e Territoriale oggi dedica le sue giornate ai giovani del CQT Roma come coordinatrice dei Centri di Qualificazione. “Sono tanto emozionata – ha confidato – e anche grata a chi ha pensato a me per questa benemerenza. Siamo tutti nello sport da volontari. Una benemerenza, come i i sorrisi dei ragazzi che sono felici di incontrarti dopo tanti anni, ti riempiono il cuore di gioia”. La storia pallavolistica di Camilletti è cominciata nel lontano 1985: “Nel mio liceo, il Virgilio, c’era una squadra di pallavolo fortissima. Non mi perdevo neppure una partita del torneo Onda G, il papà del Volley Scuola. Tramite la prof. Calò, siamo entrati nella SS Lazio Pallavolo del presidente Gian Casoni. La squadra della scuola era diventata la squadra di Serie C di questa importante società, che faceva anche la Serie A. Un giorno Pippo Arrigo mi chiese se poteva tesserarmi come dirigente visto che ero sempre presente agli allenamenti e alle partite dei ragazzi”. Comincia così una carriera che ha portato Paola a ricoprire importanti ruoli nei grandi eventi nazionali e internazionali organizzati sul territorio laziale. “Ricordo le prime World League, poi i Mondiali, gli Europei, le final four di Champions. Il ricordo più bello? Ne scelgo due: il Trofeo delle Regioni del 2000 a Roma, che fu spettacolare, e lo scudetto della Piaggio che ho vissuto dall’interno come dirigente”. Paola Camilletti è stata in passato presidente della Polisportiva Castello e anche lei ha una dedica particolare per questa Stella di Bronzo: “Sicuramente penso a Franco Favretto, che ha avuto la pazienza di consigliarmi e di ascoltarmi e che mi ha rivoluto dentro al Comitato dopo un periodo personale brutto per me. Franco mi ha sempre fatto sentire a casa e ci manca tantissimo. Dedico un pensiero anche a Luciano Cecchi, che mi è sempre stato vicino”.

Luca Cristofani ha accolto la notizia della Palma al merito tecnico con “stupore”. “Non me l’aspettavo – è il suo commento – perché quando lavori nelle giovanili, anche se lo fai da 35 anni, sei sempre nell’ombra e il tuo unico pensiero è dare tutto quello che hai alle ragazze, cercando anche di trasmettere valori sportivi ed educativi. E’ davvero bello che qualcuno mi abbia riconosciuto meritevole di questa benemerenza”. Ne va particolarmente orgoglioso Cristofani, uno dei tecnici più vincenti e apprezzati del panorama capitolino. “Sono già emozionato – aggiunge – questo ricordo lo porterò per sempre con me”. Difficile, anche per lui, dedicare tanti anni di carriera a una sola persona. L’allenatore classe 1969 rivolge quindi un sincero e caloroso ringraziamento “alla famiglia”. Anzi, alle famiglie: “quella genitoriale quando sei ragazzo e poi quella che arriva dopo, con moglie e figli, senza la quale nulla sarebbe possibile. Se dovessi scegliere una sola persona farei il nome di Jessica, mia moglie. E’ sempre al mio fianco”. In questo momento di festa pensa agli affetti più cari anche Flavia Barigelli, divenuta negli anni un simbolo del sitting volley laziale e italiano.

“Dedico la benemerenza alla mia famiglia e a tutte le persone che mi hanno supportato in questo lungo percorso e alle quali ho tolto del tempo per allenarmi duramente. Loro meriterebbero di essere sul palco insieme a me per ritirare questo importante riconoscimento del Comitato Paralimpico”. Flavia è stata convocata in Nazionale per la prima volta nel 2018 e ha visto crescere il movimento anno dopo anno, fino a raggiungere traguardi che sembravano impensabili come la partecipazione alle Paralimpiadi di Tokyo. “Con le altre ragazze siamo cresciute insieme. Se mi guardo indietro e penso ai miei progressi, riconosco di essere stata brava a non mollare. Quando sono arrivata in Nazionale ho trovato giocatrici di un livello nettamente superiore al mio, ma lavorando tanto sono riuscita a crescere e oggi anche io mi sento un punto di riferimento per la disciplina”.

(Fonte/Foto Fipav Lazio)

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