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L’Italrugby dura 50 minuti: il Sudafrica è letale nel secondo tempo e mette ko gli Azzurri

19 novembre 2022 | 16:54
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L’Italrugby dura 50 minuti: il Sudafrica è letale nel secondo tempo e mette ko gli Azzurri

Italrugby ko nel terzo ed ultimo test-match delle Autumn Nations Series: col Sudafrica finisce 63-21

Genova – Un Sudafrica letale nel secondo tempo si impone sull’Italia nel terzo ed ultimo test-match delle Autumn Nations Series, portando a casa la prima vittoria della sua tournée europea dopo aver sofferto non poco nei primi 50 minuti contro gli Azzurri. Nove a due le mete sul tabellino finale (63-21), con i Campioni del Mondo capaci di un’ultima mezz’ora di altissimo livello dal punto di vista fisico mentre la spinta incessante del pubblico non bastava più ad una Nazionale azzurra volitiva ma a corto di ossigeno.

Il match

Kick-off Springboks, subito in pressione aggressiva, l’Italia tenta di arginare ma alla prima palla mossa al largo Arendse approfitta di una salita difensiva poco efficace e vola a marcare. Kolbe sbaglia la conversione, Sudafrica avanti 5 a 0. La reazione azzurra è immediata, con un attacco centrale che il Sudafrica assorbe a fatica: al 7’ primo fallo a favore in posizione centrale, Allan è preciso, 3 a 5. Passano solo due minuti, l’Italia è fallosa a terra dentro i proprio 22, Kolbe non sbaglia il penalty, 3-8.

Il XV di Crowley non ci sta, usando ogni pallone per esplorare la difesa verde: al minuto 11 la magia nelle gambe di Capuozzo esplode in tutta la sua bellezza: Allan allarga sulla sinistra, la linea di corsa dell’estremo azzurro è perfetta, due difensori battuti in accelerazione la meta è servita con il pubblico in estasi. Allan non perdona, Italia avanti 10 a 8.

Il match è ruvido, con l’area del breakdown territorio conteso equamente: al 20’ l’Italia attacca, Allan alza un calcetto delizioso dietro la difesa, Brex e Morisi vanno a caccia e sugli sviluppi il Sudafrica è falloso: l’apertura italiana è infallibile, Italia avanti 13 a 8. I Campioni del Mondo non riescono ad imporsi sull’uno-contro-uno, ma al 24’ sfruttano un penalty all’altezza dei 40 metri che Kolbe realizza, 13 a 11.

Gli Springboks alzano il ritmo e si affidano alle percussioni di Wiese, che portano la squadra a ridosso della meta azzurra: al 29’ deve intervenire il TMO per capire se Mbonambi tocca tra le braccia di Brex e Morisi, alla fine la decisione è contraria agli Azzurri e lo score passa sul 13 a 18 dopo la conversione di Kolbe.

La risposta di Lamaro & co è rabbiosa, con penaltouche conquistata e avanzamento inarrestabile: il Sudafrica è costretto ad un nuovo fallo, altra penaltouche sui cinque metri, questa volta ben contrastata, e l’occasione sfuma. Gli ultimi minuti sono di guerra in trincea, il punteggio non cambia, squadre a riposo con l’Italia sotto di 5.

Al rientro Crowley cambia Ceccarelli e Nicotera con Ferrari e Lucchesi, poco dopo Nienaber risponde con Etzebeth per Moerat. L’Italia è compattissima, combatte e trova un penalty su iniziativa di Capuozzo, Allan non sbaglia, 16 a 18. Sul re-start Kolbe è un falco, ruba il tempo in presa alta a Morisi e vola in meta, stirandosi sullo sforzo.

Giostra di cambi da entrambi i lati, il Sudafrica non intende lasciare il match in mano azzurra ed improvvisamente cambia ritmo, trovando la chiave giusta per abbattere il muro difensivo e indovinando le linee di corsa fino ad allora trovate a fatica: segnano in sequenza Arendse, poi Player of the Match, Smith e Marx, allargando brutalmente il gap sul 42 a 16.

Al 65’ fiammata azzurra, con palla portata avanti da Menoncello, poi mossa in mezzo alla difesa per il dai-e-vai che porta Lorenzo Cannone a schiacciare, Allan non traforma, 21 a 42. Passano tre minuti, e gli Springboks sono ancora mortiferi, dominando il breakdown per spingee Kitshoff a marcare il 21 a 49 dopo la conversione di Libbok.

Poco prima del 70’ Padovani, entrato da poco per Bruno, esce per infortunio, il Sudafrica è spietato e continua a spingere a mille, navigando al largo con Le Roux che libera sul corridoio largo Willemse, che indisturbato schiaccia. Libbok ha il piede caldo, 21 a 56.

Ultime battute, l’Italia è in riserva e il Sudafrica ne approfitta per chiudere superando quota 60, con Reinach che chiude una bella combinazione a sostegno di Le Roux marcando la meta che con la conversione di Libbok fissa il 63 a 21 finale. (fonte Fir, foto Twitter @Springboks)