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Robot da cucina, planetarie e impastatrici: differenze e come scegliere

9 dicembre 2022 | 21:17
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Robot da cucina, planetarie e impastatrici: differenze e come scegliere

Alcuni modelli permettono di riscaldare le pietanze, altri di realizzare più ricette contemporaneamente

Chi ama stare ai fornelli sa bene che per realizzare qualsiasi ricetta c’è bisogno di tempo. Che sia per passione, per hobby o per lavoro, in cucina ci vuole pazienza. La tecnologia ha fatto passi da gigante e oggi è possibile accelerare i tempi di preparazione grazie a preziosi elettrodomestici che rendono tutto meno faticoso lavorando al posto nostro, in meno tempo e, a volte, anche meglio. Robot da cucina, planetarie, impastatrici: si ha letteralmente l’imbarazzo della scelta. Scopriamo quali sono le caratteristiche di questi apparecchi per non commettere errori in fase di acquisto.

Il robot da cucina

Il robot da cucina è un piccolo elettrodomestico “tuttofare”. Svolge numerose funzioni, anche molto diverse tra di loro. Si va da quelle più tradizionali, come impastare, tritare, frullare ed emulsionare, a quelle generalmente più complesse, come cuore gli alimenti. Alcuni modelli permettono di riscaldare le pietanze, altri di realizzare più ricette contemporaneamente.  Alcuni sono dotati di bilancia per calcolare il peso degli alimenti, altri di funzione autopulente per agevolare la manutenzione della macchina.

In base agli accessori di cui è equipaggiato (frullatore, tritatutto, centrifuga, spremiagrumi, ganci e fruste), un robot da cucina si rivela molto utile nella preparazione dei cibi. Il frullatore non può mancare, soprattutto se di buona capienza. Il tritatutto è l’ideale per macinare ogni tipo di alimento, dalla carne alla verdura. Lo spremiagrumi non è essenziale, ma ad alcuni può servire, così come la centrifuga. Quest’ultima, soprattutto se caratterizzata da un’entrata molto ampia, permette di risparmiare molto tempo perché la frutta potrà essere inserita al suo interno tagliata grossolanamente. Fruste e ganci, solitamente realizzati in acciaio inox perché più resistenti e lavabili in lavastoviglie, sono irrinunciabili per impastare.

L’impastatrice

Rispetto al robot da cucina, l’impastatrice segue una logica di funzionamento completamente diversa. È una macchina mono-funzione utile per un solo scopo, ovvero quello di impastare. Il gancio di cui è dotata, inoltre, non ruota intorno alla vasca, ma esclusivamente su se stesso. Se equipaggiata di appositi accessori, l’impastatrice può fare anche altro. Naturalmente, però, nasce per lavorare in modo ottimale ogni tipo di impasto, più o meno corposo, dolce o salato.

È soprattutto in campo professionale che viene utilizzata l’impastatrice perché permette di lavorare grandi quantità di impasto, sopperendo alle esigenze tipiche di un’attività commerciale. Alcuni modelli, però, sono progettati anche per un uso domestico. Le impastatrici sono generalmente realizzate in alluminio e sono molto resistenti: ogni componente rimane esattamente al proprio posto anche in caso di utilizzo intensivo. È possibile distinguere tre tipologie di impastatrici professionali: a braccia, a spirale e a forcella.

L’impastatrice a braccia è dotata di braccia meccaniche che ossigenano in modo perfetto l’impasto e che minimizzano al massimo la produzione di calore. Questo aspetto è molto importante perché permette di non interferire con il processo di lievitazione. L’impastatrice a forcella è perfetta per i lievitati, ha tempi di lavorazione generalmente lunghi e assicura gli stessi vantaggi della macchina a braccia. L’impastatrice a spirale è la più diffusa ed è particolarmente indicata per chi ha l’esigenza di lavorare impasti molto densi e che necessitano di lievitazione.

La planetaria

Come le impastatrici tradizionali, anche le planetarie professionali hanno come funzione principale quella di impastare. La differenze tra le due macchine è da rintracciare nel movimento delle fruste. Se un’impastatrice classica è dotata di frusta che si muove in un solo modo, ovvero girando su se stessa, la planetaria è equipaggiata di una frusta che compie due tipi di movimento: ruota sia sul proprio asse che al centro del contenitore.

Questo moto è definito orbitale (proprio come quello dei pianeti, da cui la macchina prende il nome) e assicura due vantaggi principali: da un lato, permette di ottenere un impasto perfettamente uniforme, dall’altro, consente di raggiungere tutti i lati del contenitore e di non lasciare residui di impasto sulla superficie interna. Le planetarie rappresentano la soluzione ideale per chi ama mettersi ai fornelli per preparare pizze, pane, focacce e panettoni. Insomma, ogni tipo di alimento che contiene lievito.

I fattori da valutare per scegliere la macchina giusta

La scelta tra robot da cucina, impastatrice e planetaria dipende dalle proprie esigenze di utilizzo e dal budget a disposizione. È consigliato l’acquisto di una macchina piuttosto che di un’altra in base alle ricette che si è soliti preparare e alle risorse che si è disposti ad investire.

In linea generale, il robot da cucina è consigliato per chi è alla ricerca di una macchina versatile in grado di fare un po’ di tutto e che occupi poco spazio. È un’idea vincente per le cucine in cui scarseggiano gli elettrodomestici! I modelli dotati di cottura integrata si rivelano un aiuto prezioso per chi ha poco tempo per stare ai fornelli.

L’impastatrice, invece, è perfetta per chi desidera avere a disposizione una macchina in grado di lavorare ogni tipo di impasto a regola d’arte. È l’ideale per chi prepara abitualmente focacce, pizza, pane, biscotti e pan di spagna. La planetaria è da preferire se si è alla ricerca di una macchina completamente dedicata e specifica per i grandi lievitati. È dotata di tantissimi accessori e può essere utilizzata per svolgere una molteplicità di funzioni.

Al di là delle funzionalità della macchina e della loro utilità rispetto alle proprie esigenze di utilizzo, un altro fattore molto importante da valutare è il prezzo. Non esiste una macchina generalmente più costosa dell’altra: molto dipende dagli accessori in dotazione e dal numero di funzioni a disposizione dell’utilizzatore.