Un giardino dedicato alle vittime del crollo di via di Vigna Jacobini: “Roma non dimentica”

16 dicembre 2022 | 11:47
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Gualtieri scopre la targa che intitola un giardino alle vittime del crollo. I familiari: “Primo passo verso memoria condivisa su strage del 16 dicembre 1998”

Roma – A 24 anni esatti dalla strage di via di Vigna Jacobini (nella quale persero la vita 27 persone, tra cui sei bambini), nella prima mattinata, in piazza Piero Puricelli è stato inaugurato un giardino dedicato alle vittime del crollo del 16 dicembre 1998. Disvelata, dal sindaco Gualtieri, la targa toponomastica su cui è inciso: “Giardino Vittime di via di Vigna Jacobini”

La giornata è iniziata alle 8.30, quando lo stesso primo cittadino ha lasciato una corona d’alloro davanti alla targa con i nomi delle 27 vittime collocata in via Saverio Solari, angolo via di Vigna Jacobini, di fronte al luogo del crollo. Alle 18.30, invece, la consueta messa in suffragio delle anime delle vittime nella parrocchia Sacra Famiglia al Portuense.

“Una tragedia immane che spezzò la vita a ventisette persone, tra cui sei bambini. A loro dedichiamo un giardino, con l’impegno civico e morale che il loro ricordo diventi memoria condivisa della nostra città. Roma non dimentica“, le parole del sindaco, postate sui social.

Ringraziamo il sindaco, Roberto Gualtieri, per aver dato seguito alla promessa che ci era stata fatta a inizio 2022, quando aveva ricevuto una nostra delegazione nel Palazzo Senatorio del Campidoglio, e il presidente dell’XI Municipio di Roma, Gianluca Lanzi, per l’impegno profuso al fine di accelerare il processo di intitolazione del giardino di piazza Piero Puricelli alle vittime di via di Vigna Jacobini” commentano i Familiari Vittime del Portuense, sigla che ha sostituito il disciolto Comitato Vittime del Portuense.

“La tragedia di Vigna Jacobini, la più grave strage verificatasi a Roma nel dopoguerra – proseguono – inizia finalmente a far parte della memoria condivisa della Capitale, attraverso un luogo che nei decenni a venire racconterà il dolore di quella notte ma anche l’impossibilità di ottenere giustizia e i lunghi silenzi amministrativi durante questi 24 anni. Si tratta di un primo, fondamentale passo, verso il pieno riconoscimento del crollo del Portuense come parte integrante della storia di Roma, in attesa dell’istituzione di una Giornata cittadina della memoria su cui torneremo a confrontarsi con una Giunta che si è posta in netta discontinuità con quelle del passato”.

La tragedia

Il 16 dicembre 1998, poco dopo le 3.00 del mattino, lo stabile collocato al civico 65 di via di Vigna Jacobini collassava su se stesso, uccidendo 27 delle 29 persone al suo interno al momento del crollo. Intere famiglie (compresi 6 bambini) vennero spazzate via quella notte. All’esito di diversi filoni processuali la giustizia ordinaria non ha mai accertato le vere ragioni del cedimento strutturale né le connesse responsabilità.

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