Qatar 2022. Corruzione e morti: cosa resta del “più bel Mondiale di Calcio di sempre”

19 dicembre 2022 | 12:00
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Qatar 2022. Corruzione e morti: cosa resta del “più bel Mondiale di Calcio di sempre”

Davvero, presidente Infantino, è stato il più bel Mondiale di Calcio di sempre? Davvero in campo ha parlato solo il pallone?

Roma – Uno scandalo finanziario a livello internazionale, oltre 6mila morti per la realizzazione degli impianti sportivi, tre giornalisti morti “in circostanze sospette”… e la foto dell’anno rovinata dal mantello dello sceicco. Ecco cosa resta, al di là delle gesta sportive, dei Mondiali di Calcio appena conclusi in Qatar.

Infantino li ha definiti il più “bel torneo” mai svolto finora. Se parliamo di calcio, di pallone, come dargli torto. La finale di ieri, che ha tenuto incollati alla tv oltre 16 milioni di italiani, ne è forse la prova più eloquente. Ma il Mondiale di Calcio, caro Presidente della Fifa, mai come quest’anno ha avuto un messaggio (anche politico) molto chiaro: chi ha i soldi fa quello che vuole.

E’ davvero il più bel Mondiale di Calcio di sempre se qualcuno ha pagato per ripulire l’immagine dello Stato ospitante? E’ davvero il più bel Mondiale di Calcio di sempre se viene emesso il diktat di indossare una fascia da Capitano invece di un’altra (leggi qui)? E’ davvero il più bel Mondiale di Calcio di sempre se i tifosi sono stati pagati per riempire gli stadi e festeggiare in strada?

E se “nel campo di gioco si gioca a calcio” perché i tifosi “vogliono solo passare 90 minuti, o 120 minuti, o 120 minuti con i rigori, senza dover pensare ad altro che godersi un momento di piacere, gioia ed emozione”, allora, caro presidente Infantino, non ha ben compreso il suo ruolo. Certo, come ha detto lei “i regolamenti sono lì per proteggere 211 squadre di calcio e i loro tifosi, che vogliono venire e godersi il calcio”.

Ma i fatti smentiscono l’altra sua affermazione: “Credo che stiamo difendendo i valori, stiamo difendendo i diritti umani, stiamo difendendo i diritti di tutti”. No, presidente, non ha difeso i diritti di tutti. La Fifa, in silenzio, ha lasciato che si calpestassero i diritti dei lavoratori morti per realizzare gli impianti, i diritti degli omosessuali messi a paragone con le persone di colore (la fascia no to racism sì e quella arcobaleno del tutto vietata).

In silenzio, cara Fifa, sono stati calpestati anche i diritti degli europei, che oltre a fare i conti con lo scandalo di corruzione ora vede lo spettro di passare un inverno al freddo vista la minaccia del Qatar di chiudere le forniture di gas.

Anche la foto dell’anno, Messi che alza la Coppa, tanto sognata e agognata dall’erede di Maradona, “rovinata” dal mantello dello sceicco che gli copre il numero 10. Un bel gesto nel momento sbagliato. Fatto dopo la premiazione, dopo che quel trofeo era stato alzato al cielo, allora sì sarebbe stato un omaggio al vincitore. Davvero, Presidente, è stato il più bel Mondiale di Calcio di sempre? Davvero in campo ha parlato solo il pallone? Più che il più bel Mondiale di Calcio di sempre è il più ipocrita di sempre. Ecco cosa resta del Qatar 2022. Solo ipocrisia. (foto Twitter @FIFAWorldCup)