La denuncia

Acilia, percorso ad ostacoli per entrare al centro anziani 

23 gennaio 2023 | 16:22
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Acilia, percorso ad ostacoli per entrare al centro anziani 

Persone anziane, alcune anche su sedie a rotelle, costrette a passare attraverso un cancello scorrevole, senza luce e marciapiedi dissestati: la denuncia dei soci del San Giorgio di Acilia

Ostia – “Cominciando a scrivere mi viene in mente un capolavoro del grande Eduardo: “Avvocà, voi li conoscete quei bassi?? I bassi, neri, affumicati….” Ecco io voglio chiedervi, voi conoscete il Villaggio san Giorgio di Acilia? A volte è sui giornali, nelle cronache, non certo per raccontarci buone notizie, ecco, il villaggio è questo: un quartiere dove non esiste nessun servizio, nessun luogo per anziani e giovani, bambini, abbandonati dalle istituzioni e dimenticati da tutti (i politici però nel periodo elettorali vengono a farci un saluto) i trasporti per raggiungere i posti di lavoro o scuole per gli studenti, la famosa linea Roma-Lido totalmente inefficiente, non ci sono parchi verdi, l’unico raggiungibile a fatica, anche quello famoso, il Parco della Madonnetta, in disuso, fatiscente da diversi anni, e il traffico congestionato all’inverosimile”. E’ quanto si legge in una lettera indirizzata alle Istituzioni di Roma Capitale e del X Municipio, scritta a nome di tutti i soci del centro anziani San Giorgio di Acilia.

“Il Villaggio – si legge nella lettera – (conosciuto dai dintorni con questo nome) è formato dai lotti (palazzine di Erp Edilizia Residenziale Pubblica) nasce come Villaggio Giuliano nel 1955 per ospitare gli esuli Giuliano-Dalmati, un quartiere che non è Roma e non è Ostia, sembra che in questo territorio lo Stato e l’Amministrazione camminino sempre un passo indietro in ritardo sui tempi e sulla necessità di un quartiere in cui vivono circa 60 mila persone. Persone che lavorano onestamente, famiglie con bambini, che non hanno un parco, anziani, che ora non hanno più un luogo dove potersi incontrare.

Perché in questo quartiere esiste un centro anziani, un punto di aggregazione per persone ‘diversamente giovani’ che serve a farli sentire meno soli, con diverse attività, esiste, c’è e si trova in via Gino Bonichi 3, eppure, dal 01 maggio 2022, è irraggiungibile: la strada è stata chiusa per lavori, per la durati di 180 giorni. Ora siamo a gennaio 2023 e siamo ancora in attesa della riapertura. Parliamo di un tratto di strada compresa di marciapiede con il cancello di entrata del centro anziani, all’interno dell’area recintata che è invasa dai rifiuti e da rimanenze di cantiere, tubi, bagni chimici ecc”.

“Per entrare – spiegano – le persone anziane, alcune anche su sedie a rotelle, sono costrette a passare attraverso un cancello scorrevole, senza luce e marciapiedi dissestati, mettendo in pericolo se stessi, e causando anche cadute con l’intervento del 118.
Ora noi chiediamo: quanto dobbiamo ancora attendere per la riapertura della strada? Nel mese di ottobre 2022 il Presidente della Commissione Lavori Pubblici del X Municipio disse (verbalmente) che il direttore doveva firmare una variante della strada entro pochi giorni, sono passati 3 mesi e nulla è accaduto: la strada è chiusa, ancora recintata, gli anziani continuano a cadere, i rifiuti aumentano, il traffico impazzisce, le foglie otturano i tombini, ci allaghiamo e tutto continua senza che nulla cambi. Ci rivolgiamo a tutte le istituzioni pregandole di trovare una soluzione a questo abbandono totale. Fateci credere che, magari, con l’avvicinarsi delle elezioni, si venga a risolvere i problemi”.

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