B4a, arriva un cambiamento… che non cambia praticamente nulla

Fiumicino – La notizia non è ancora uscita ufficialmente, ma sarà questione di giorni. La anticipiamo noi: sarà finalmente firmata la concessione edilizia del primo B4a, annosa questione che riguarda il territorio di Fiumicino, i vincoli di inedificabilità e le tasse da pagare comunque come terreni edificabili.

Ma, c’è un “ma” grosso come… una casa (passatemi la battuta). Eh si, perché quel tipo di autorizzazione, che vedrà primo destinatario un importante imprenditore edile del territorio, porta con sé una serie di prescrizioni da far rabbrividire il singolo proprietario di un piccolo lotto. Va fatto preventivamente uno studio idraulico, poi serve il parere idraulico del Consorzio di Bonifica, poi si dovrà costruire su un piano piloty di una certa altezza. Poi ancora bisognerà costruire una vasca di raccolta acque piovane (circa 48 mila metri cubi), obbligatoria per legge e penalmente rilevante in caso di omissione.

Insomma, dopo anni di battaglie si è arrivati più o meno allo stesso punto di quando, anni addietro, l’allora sindaco Canapini firmò una carta che permetteva di costruire a patto che prescrizioni come quelle suddette (per la verità persino un po’ meno…) fossero messe in atto. La beffa, però, è che allora la responsabilità se la prese il Sindaco, stavolta invece il proprietario/costruttore e di conseguenza chi comprerà l’immobile si assumerà in toto la responsabilità di eventuali allagamenti e danni a cose o persone.

Non esattamente quel che si può definire una soluzione: puoi costruire, spendere una barca di soldi (i costi di realizzazione per fare studi, pareri, piani piloty e vasca di raccolta, sono altissimi) per dare conto di tutte le prescrizioni, ma se succede qualcosa la responsabilità è sempre tua.

E tutto questo perché ad oggi il vincolo esistente è ancora classificato R3. Ma se si eseguisse in tempi rapidi il collaudo delle Idrovore ormai quasi realizzate all’Isola Sacra (e celermente avviare i lavori dell’altra idrovora a Passo della Sentinella, più volte promessa), con un Decreto urgente del Ministro il vincolo potrebbe scendere a R2. Solo a quel punto si potrà parlare di vittoria rispetto alla battaglia che tiene inchiodate migliaia di famiglie proprietarie di terreni edificabili solo sulla carta. Il resto, per adesso, è roba per ricchi.

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