Sci Alpino, Federica Brignone è argento mondiale nel gigante
L’Azzurra: “In gara ero carichissima. Ho dato tutto quello che avevo”
Meribel – Federica Brignone conquista una splendida medaglia d’argento nel gigante iridato di Meribel. E’ la seconda volta, che la 32enne valdostana dei Carabinieri riesce nell’impresa, 12 anni dopo la conquista dell’argento nel gigante di Garmisch 2011, sua prima medaglia iridata.
Così, dopo l’oro nella combinata alpina d’apertura (leggi qui), Federica porta a tre medaglie il proprio bottino personale ai Campionati del Mondo e porta a tre le medaglie italiane in questa rassegna francese.
Lo fa con una gara tirata al massimo delle sue possibilità, dopo qualche giorno di malattia, ormai superato. Lo fa con due manche all’attacco, una più bella dell’altra, nelle quali ha prima saputo issarsi al terzo posto di metà gara e poi risalire ancora una posizione fino all’argento finale.
L’oro è andato a Mikaela Shiffrin, già al comando a metà gara, che finalmente conquista il titolo che ancora mancava al suo palmarès, già ricco di altri sei titoli iridati. Sono però solo 12 piccoli centesimi a dividere la super campionessa americana dalla Brignone, ad ulteriore dimostrazione della qualità della sciata messa in pista dall’azzurra. La medaglia di bronzo va alla norvegese Ragnhild Mowinckel, che approfitta al meglio della caduta nella seconda manche della francese Tessa Worley, e termina a 22 centesimi dall’americana.
Bella seconda manche di Marta Bassino, che recupera otto posizioni per terminare la gara al quinto posto, alle spalle di Lara Gut-Behrami.
22esimo posto finale per Asja Zenere, mentre è uscita nella seconda manche Beatrice Sola, già fuori dai trenta dopo la prima frazione.
L’ultima gara del Mondiale al femminile sarà lo slalom di sabato, con prima manche alle 10 e seconda alle 13.30
“Mentalmente oggi ero veramente carica e ho fatto del mio punto debole la mia forza – ha detto Federica Brignone -. Ero contenta di essere qui e sono contenta di essere riuscita a mettere tutte le energie sulla pista, dall’inizio alla fine. Ho davvero raschiato il barile, ma sono contenta di averlo fatto e di aver ottenuto questo risultato. Io sono atleta che vuole sempre lavorare di più. Se non lavoro tanto, non sono contenta. Questa volta sono riuscita ad accettare la situazione. Sono stata costretta a fermarmi, l’ho accettato, e mi sono detta che mi sarei ricaricata per la gara. E così è andata e di questo sono davvero felice. Salire sul podio di nuovo di un Mondiale in gigante dopo 12 anni mi dà grande gioia. Oggi so perfettamente cosa sto facendo. Allora era un’occasione da prendere, un sogno. Adesso invece realizzo all’istante e oggi è stato veramente bello. La settimana scorsa è stata bella e terribile, il mio corpo aveva bisogno di una pausa. Sono tornata con la testa focalizzata al 100% ed è stata la mia forza”.
“Sapevo di aver buttato un po’ la gara nella prima manche – ha detto Marta Bassino -, sapevo che avrei potuto recuperare. Mi porto via la sciata, che è buona. Queste sono gare secche e oggi è andata così. Vado via contenta da questi Mondiali, un po’ di rammarico c’è per il gigante. Per il resto della stagione so di poter contare sul gigante e sul superG. Sono sempre partita dal gigante, ma ho sempre fatto velocità e so che sto sciando bene in entrambe le discipline. Ora, tre giorni di riposo per poi tornare a Crans Montana”. (fisi.org)(foto@fisi.org)
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