Il caso

Quando dal bacio tra Venere e Giove nascono due Ufo

14 marzo 2023 | 15:00
Share0
Quando dal bacio tra Venere e Giove nascono due Ufo

Arrivate al Cisu diverse segnalazioni di Ufo che però erano dovute alla congiunzione astronomica tra i due più luminosi pianeti

Il cielo di marzo ha ospitato uno degli eventi astronomici più spettacolari dell’anno: il bacio tra i due pianeti più luminosi, Venere e Giove. Il 2 marzo i due pianeti si sono trovati alla distanza minima, ed hanno regalato un incontro ravvicinato che è stato ammirato dall’inizio di questo mese. Purtroppo non sono stati in pochi ad avere scambiato questo fenomeno naturale poco comune per un paio di Ufo (leggi qui).

Cominciamo con lo spiegare cosa è questa congiunzione tra i due pianeti. In astronomia, la congiunzione è un evento che si verifica quando due corpi celesti appaiono a breve distanza tra loro nel cielo. Nel caso di Venere e Giove, la loro congiunzione avviene quando i due pianeti si trovano sulla stessa linea di vista rispetto alla Terra. In questo modo, il loro avvicinamento appare spettacolare anche ad occhio nudo. Tuttavia, non è raro che questi eventi astronomici vengano scambiati per Ufo. Infatti, non è la prima volta che l’incontro ravvicinato tra pianeti o la vista di stelle cadenti vengono interpretati come segni di vita extraterrestre. In alcuni casi, le persone che osservano questi fenomeni riescono a distinguere facilmente la natura celeste degli avvistamenti, mentre in altri casi la confusione è maggiore. Ci sono state di conseguenza alcune testimonianze di persone che hanno scambiato quelle due luci in cielo come due ufo e sono molte quelle pervenute al Cisu ma che sono state facili da spiegare.

C’è da dire però che queste segnalazioni non descrivevano due luci fisse che potevano chiaramente svelare la propria origine, ma i testimoni che hanno osservato il fenomeno ad occhio nudo sono stati anche vittime delle condizioni meteo che hanno creato vari effetti ottici che hanno tratto in inganno coloro che osservavano. Ad esempio, per l’umidità e la presenza di foschia e nuvole, le due luci sembravano lampeggiare o tremolare a seconda della densità dell’aria. C’è anche da considerare quegli effetti ottici causati dai movimenti autocinetici degli occhi.

Il movimento autocinetico dell’occhio è un fenomeno visivo che si verifica quando si guarda un oggetto fisso in un ambiente buio per un periodo di tempo prolungato. In questa situazione, l’occhio cerca continuamente di trovare un punto di riferimento per la sua messa a fuoco, ma non trovandolo, inizia a muoversi involontariamente. Questo movimento si verifica in particolare quando si guardano oggetti con bordi ben definiti, come ad esempio un’immagine stampata su un foglio di carta. L’occhio, in assenza di un punto di riferimento stabile, inizia a muoversi in modo saccadico, ovvero compiendo rapidi movimenti intermittenti. Nel nostro ambito, questo effetto compare quando si fissano luci quali stelle o pianeti, che sembrano muoversi, oscillare, ovvero non sembrano fisse e stabili come sono effettivamente, dando la sensazione al testimone di essere oggetti volanti che si muovono autonomamente.

Il movimento autocinetico è stato descritto per la prima volta nel 1912 dallo psicologo tedesco Max Wertheimer, e da allora è stato oggetto di numerose ricerche nel campo della psicologia e della percezione visiva, ed è un effetto con il quale dobbiamo fare sempre i conti ogni volta che ci viene descritta una luce in cielo.

* Stefano Innocenti –
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
_____________________________________________________

Se osservate una luce o un qualcosa in cielo che, in tutta coscienza, non riuscite a spiegarvi, inviate una mail a misteri@ilfaroonline.it e mettetevi in contatto con il Cisu, al sito www.cisu.org oppure all’indirizzo www.ufotuscia.it