Messa Crismale, il Papa striglia i preti: “Basta cordate e presbiteri divisi: si macchia la veste della Chiesa”

6 aprile 2023 | 12:00
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Messa Crismale, il Papa striglia i preti: “Basta cordate e presbiteri divisi: si macchia la veste della Chiesa”
Messa Crismale, il Papa striglia i preti: “Basta cordate e presbiteri divisi: si macchia la veste della Chiesa”
Messa Crismale, il Papa striglia i preti: “Basta cordate e presbiteri divisi: si macchia la veste della Chiesa”
Messa Crismale, il Papa striglia i preti: “Basta cordate e presbiteri divisi: si macchia la veste della Chiesa”
Messa Crismale, il Papa striglia i preti: “Basta cordate e presbiteri divisi: si macchia la veste della Chiesa”
Messa Crismale, il Papa striglia i preti: “Basta cordate e presbiteri divisi: si macchia la veste della Chiesa”

Nella basilica vaticana il Pontefice presiede il rito del Giovedì Santo col suo clero, quello della Diocesi di Roma: striglia i preti “zitelloni” e regala ai sacerdoti il libro “La seconda chiamata. Il coraggio della fragilità”

Città del Vaticano – Divisioni, chiacchiericcio, cordate, presbiteri divisi e sacerdoti maleducati “macchiano la veste della Chiesa”. Nella mattinata del Giovedì Santo, come da tradizione, Papa Francesco presiede la Messa Crismale. Lo fa nella basilica di San Pietro, gremita di fedeli. Ai primi posti, però ci sono tutti i sacerdoti della Diocesi di Roma. Del resto questo rito, che chiude ufficialmente il tempo della Quaresima, è dedicato proprio ai sacerdoti che durante il rito rinnovano le promesse fatte al momento dell’Ordinazione.

Francesco arriva in sedia a rotelle e prende posto lateralmente, sotto la grande statua di Longino. Veste il piviale davanti a tutti e, solo dopo, ha inizio la celebrazione, con la processione iniziale che dalla sacrestia situata dietro la Pietà di Michelangelo fa rotta verso l’Altare della Confessione. Papa Bergoglio consacra quindi i tre olii che le parrocchie romane useranno in questo anno per amministrare i Sacramenti: l’olio degli infermi, l’olio dei catecumeni e l’olio del Crisma.

Nell’omelia, il Papa striglia il suo clero, denunciando le “cordate” e i “partiti” che invece di unire dividono la Chiesa: “Si pecca contro lo Spirito che è comunione quando si diventa, anche per leggerezza, strumenti di divisione, col chiacchiericcio; e si fa il gioco del nemico, che non viene allo scoperto e ama le dicerie e le insinuazioni, fomenta partiti e cordate, alimenta la nostalgia del passato, la sfiducia, il pessimismo, la paura”.

Nella lunga omelia, spesso interrotta da qualche colpo di tosse, il Pontefice aggiunge diversi passaggi a braccio, nei quali chiede – nuovamente – ai sacerdoti di non fermarsi al “carrierismo” e di essere meno acidi, anzi “zitelloni”, come li ha definiti, e di avere più “gentilezza” verso il prossimo: “Alle volte siamo maleducati – spiega il Papa – e anche questo macchia la veste della Chiesa”. Al termine del rito dona ai sacerdoti presenti in basilica il libro di René Voillaume “La seconda chiamata. Il coraggio della fragilità”.

Papa Francesco questo pomeriggio si recherà nel carcere di minorile di Casal del Marmo, in provincia di Roma per la Messa in Coena Domini e per la tradizionale lavanda dei piedi. Bergoglio vi torna dopo dieci anni: nel 2013, appena eletto, il carcere di Casal del Marmo fu la prima struttura scelta dal Pontefice per il rito che apre il Triduo Pasquale. A differenza dei suoi predecessori, infatti, Francesco non ha mai celebrato la lavanda dei piedi nella basilica vaticana o al Laterano, tranne che negli anni della pandemia (Foto © Vatican Media).

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