Il Fatto

“Doppio attacco alla palude di Torre Flavia”: ambientalisti contro i campeggi

15 aprile 2023 | 10:19
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“Doppio attacco alla palude di Torre Flavia”: ambientalisti contro i campeggi

I Comuni di Ladispoli e Cerveteri puntano sui campeggi in zona, ambientalisti preoccupati: “In questo modo l’area di Torre Flavia si troverebbe stretta in una morsa che potrebbe avere conseguenze devastanti per il difficile equilibrio dell’area”

“In questi giorni assistiamo ad un doppio attacco al territorio proprio in prossimità della Palude di Torre Flavia. Da una parte, infatti il Comune di Ladispoli sta approvando un progetto di edificazione a ridosso dell’area Monumentale di Torre Flavia, autorizzato il progetto della riapertura dell’area campeggi. Dall’altro, nel Comune di Cerveteri, il progetto di realizzare un grande campeggio. In questo modo l’area di Torre Flavia si troverebbe stretta in una morsa che potrebbe avere conseguenze devastanti per il difficile equilibrio dell’area”.

E’ quanto si legge in una nota a firma di Scuolambiente Roma Nord, Salviamo il Paesaggio Litorale Roma Nord, Natura per tutti onlus, Comitato Rifiuti Zero Ladispoli e CO.RI.TA. (Comitato Rimboschimento città di Taranto), che aggiungono: “Come Associazioni, in questi anni, a diverso titolo e con diverse specificità ci siamo impegnati per promuovere, proteggere, far conoscere questo prezioso bene che rappresenta non solo uno scrigno di biodiversità ma che può, deve essere un’attrazione per un turismo integrato, sostenibile sia dal punto di vista naturalistico che sociale. Riteniamo che questa aggressione al territorio sia non solo pericolosa sotto il profilo ambientale ma anche poco lungimirante e frutto di una visione arretrata che non sa concepire i processi innovativi legati alla destagionalizzazione e alla sostenibilità”.

“L’area, molto sensibili all’inquinamento, atmosferico ed acustico andrebbe sicuramente in crisi e il patrimonio verde, che rappresenta la nostra salvezza dai cambiamenti climatici, la ricchezza della diversità sarebbero inevitabilmente distrutti. In questi anni abbiamo lavorato con le nuove generazioni, insegnando loro a conoscere rispettare ed amare la natura e l’oasi ed ora gli dovremmo raccontare che quello in cui abbiamo creduto e che abbiamo condiviso andrà distrutto? Crediamo che sia necessario costruire una forte opposizione che vada oltre gli schieramenti politici e ideologici ma che coinvolga tutte le Associazione e tutti i cittadini che amano e difendono il loro territorio”, concludono.

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