Aumento delle domande di credito: +4,4% rispetto al 2022

27 aprile 2023 | 08:00
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Aumento delle domande di credito: +4,4% rispetto al 2022

Si tratta di un dato significativo e inaspettato

La società italiana CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) riporta i dati aggiornati a febbraio 2023 relativi al numero di richieste di prestito: viene registrato un incremento del 4,4% rispetto a febbraio 2022.

Si tratta di un dato significativo e inaspettato, dato l’innalzamento dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea, un fattore che alza notevolmente il costo finale del prestito.

Ciò è, certamente, una conseguenza derivante dalle difficoltà finanziarie create dai risvolti del Covid-19 sui portafogli delle famiglie italiane. Tuttavia, non è da considerarsi un segnale negativo. Infatti, i debiti contribuiscono alla dinamicità economica del Paese, favorendo una graduale crescita.

Un’altra avvisaglia di condizioni che non sono da considerare del tutto negative per il Bel Paese è la situazione in cui si trovano le banche italiane. Dal Bollettino Economico, pubblicato ad aprile 2023 da Banca d’Italia, emerge che, indipendentemente dalle recenti fluttuazioni nel volume dei prestiti richiesti, lo stato in cui versa l’economia italiana è da definirsi di gran lunga migliore di quelli vissuti negli altri periodi di crisi. Questo grazie ad un’alta patrimonializzazione ed una buona liquidità dei mercati locali, contribuendo ad un incremento nella reddittività.

Le opportunità di credito sono molteplici. Infatti, esistono diverse formule con cui le banche o finanziarie offrono credito ai privati. Ognuna di esse rientra nel settore del credito al consumo e al suo interno rientrano prestiti finalizzati e non finalizzati, così come le carte di credito.

La crescita è stata registrata, in particolare, per prestiti finalizzati e non finalizzati (o personali).

Scegliere un buon prestito è fondamentale. Infatti, nonostante i prestiti personali possano avere risvolti positivi a livello macroeconomico, non è detto che li abbiano sul singolo contraente. Ciò dipende dalla qualità del prestito che si decide di accendere.

Come capire da quali prestiti stare alla larga? Esistono alcuni segnali d’allarme che sono indice di un prestito che non ti permetterebbe di essere puntuale nel rientro delle rate e che potrebbe rivelarsi fonte di pressione finanziaria.

Ad esempio, alti tassi di interesse compromettono la capacità di rimborso del contraente. Allo stesso modo, i termini di rimborso irragionevoli contribuiscono all’aggravarsi della pressione finanziaria sulle spalle del debitore. Inoltre, commissioni e addebiti nascosti, ridotta o mancata trasparenza circa termini e condizioni del prestito, così come una scarsa comunicazione sono tutti fattori che ingannano il richiedente, portandolo a prendere una decisione sbagliata. Riconoscere le cause che compromettono la qualità di un prestito e comprenderne il loro significato è il modo migliore per evitare di fare una cattiva scelta di prestito. Per iniziare a prendere decisioni basate su una scelta consapevole, è importante informarsi. A riguardo puoi leggere di più sui prestiti e su come scegliere un buon prestito qui.