Il Fatto

Corruzione, 12 arresti a Ostia: in manette funzionari pubblici e imprenditori

3 maggio 2023 | 10:17
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Corruzione, 12 arresti a Ostia: in manette funzionari pubblici e imprenditori

Più di 100 poliziotti locali impegnati in numerose perquisizioni e sequestri in tutto il X Municipio

Ostia – Blitz delle forze dell’ordine in tutta Ostia, dove questa mattina ben 12 persone, tra funzionati pubblici, imprenditori e liberi professionisti, sono finiti in manette nell’ambito di una indagine su numerosi episodi di corruzione.

L’ordinanza è stata eseguita della Sezione di Polizia giudiziaria della Polizia Locale di Roma Capitale su disposizione del gip dopo l’inchiesta coordinata dal pool per i reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura di Roma .

Oltre all’esecuzione delle misure cautelari, più di 100 poliziotti locali hanno eseguito numerose perquisizioni e sequestri. Gli indagati dovranno difendersi da numerose accuse, fondate su indagini condotte sia in maniera tradizionale sul territorio di Ostia sia tramite l’ausilio di intercettazioni, telefoniche e ambientali.

Nel corso delle perquisizioni eseguite dagli agenti della polizia locale in casa di uno degli indagati, sono stati trovati 65mila euro in contanti. Altre 10 persone sono agli arresti domiciliari, fra questi un noto imprenditore.

Durante le indagini, coordinate dal Procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo, sono emersi nove episodi di corruzione a carico dei due funzionari pubblici del Municipio X e di ‘’soggetti privati interessati alle varie pratiche edilizie in qualità di titolari degli immobili o di architetti/ingegneri progettisti’’ come si legge nell’ordinanza firmata dal Gip Maria Gaspari.

Per il giudice “emerge chiaro il significato delle conversazioni captate dalle intercettazioni che ‘danno conto compiutamente del fattivo interessamento degli indagati alla pratica riguardante lo stabilimento ‘Shilling’ di cui è concessionario proprio l’imprenditore, dietro la promessa di un compenso il 29 novembre scorso e l’effettiva consegna il 5 gennaio scorso di una somma di denaroprima da parte di un indagato e poi da parte dello stesso. Somma in quest’ultimo caso di 5mila euro che in seguito, a causa dell’esito comunque negativo per l’imprenditore della conferenza di servizi, viene restituito, in attesa di un epilogo positivo della vicenda in futuro’’.

A questo scopo, la direzione tecnica municipale per regolarizzare le strutture presenti nello stabilimento, ”al fine di acquisire i pareri di tutti gli uffici interessati, aveva indetto una conferenza di servizi per condurre l’istruttoria della pratica edilizia – scrive il Gip – vista la presenza agli atti di un parere negativo dell’Ufficio Demanio Marittimo del Municipio, una chiusura della conferenza di servizio alla data fissata per il 5 dicembre, non avrebbe potuto che avere esito negativo con conseguente necessità di dover demolire le opere perché da ritenersi abusive; la preoccupazione per le conseguenze di un provvedimento di diniego della Conferenza di servizi emerge chiaramente dalla conversazione intercorsa tra due indagati nel corso della quale i due parlano di come fare per risolvere il problema’’.

Nel corso di un incontro tra uno dei funzionari del Municipio e un imprenditore, avvenuto il 20 dicembre scorso, una microspia capta il dialogo fra i due in un cantiere. ‘’L’imprenditore consegna quello che definisce un ‘fiocco di prosciutto’ ma lasciando chiaramente intendere che si tratta soltanto di un anticipo’’ si legge nell’ordinanza. “No guarda che questo è un fiocco di prosciutto… ma è un pezzettino solo eh!’’. Per il Gip si tratta ‘’chiaramente di un compenso per la disponibilità mostrata dai due funzionari’’.

sulla vicenda è intervenuto anche il minisindaco del X Municipio, Mario Falconi, che così commenta quanto avvenuto: “In merito alle indagini che hanno interessato l’Ufficio Tecnico del Municipio Roma X, riponiamo piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine”. Per Falconi “è primario interesse di tutta l’amministrazione che si accerti la verità fino in fondo nel minor tempo possibile, anche a tutela della stragrande maggioranza dei dipendenti onesti. La lotta all’illegalità e alla corruzione, cancri del nostro Paese, proseguirà con tutti i mezzi a nostra disposizione, costi quel che costi”.

”Grazie alla Procura e alle donne e gli uomini della Polizia Locale di Roma Capitale per l’operazione anticorruzione di oggi a Ostia che ha portato all’arresto di 12 persone. Nessuno spazio per corruzione e malaffare nella nostra città”, il tweet del sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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