Il Fatto |
Regione Lazio
/

Rocca: “Sulla sanità ci sto mettendo la faccia. Dobbiamo avere il coraggio di osare”

5 maggio 2023 | 12:41
Share0
Rocca: “Sulla sanità ci sto mettendo la faccia. Dobbiamo avere il coraggio di osare”

Il governatore del Lazio: “Vedere in quali condizioni versa la sanità regionale è un dolore che si accompagna ai 22 miliardi e 300 milioni che gravano sul bilancio. La situazione dei pronto soccorso è inaccettabile e umilia la dignità dell’essere umano”

Roma – “La sanità è un tema fra i più delicati, difficili, irrisolti: ne ho assunto la delega perché volevo metterci la faccia, ed è quello che sto facendo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervenendo al convegno “Sicurezza, Sanità, Università nella Regione Lazio”, al quale erano presenti gli assessori Luisa Regimenti (Personale, Enti locali, Polizia locale e Sicurezza urbana) e Giuseppe Schiboni (Lavoro, Università, Scuola e Formazione, Ricerca e Merito).

“Vedere in quali condizioni versa la sanità regionale – ha proseguito il presidente Rocca – è un dolore che si accompagna ai 22 miliardi e 300 milioni che gravano sul bilancio. Dobbiamo avere il coraggio di osare. Se non si affronta questa problematica in maniera sistemica, come abbiamo iniziato a fare, la Regione intera rischia il collasso”.

“La situazione dei pronto soccorso – ha aggiunto il presidente Rocca – è inaccettabile e umilia la dignità dell’essere umano. Annuncio che la stagione dei fax è destinata a chiudersi per sempre entro la metà del mese di giugno. E le liste di attesa saranno abbattute entro il 31 dicembre di quest’anno, grazie a un reale ed effettivo ingresso nel Recup delle strutture private accreditate, come da contratto. C’è un cronoprogramma in questo senso, che sarà rispettato”. “Esiste, inoltre, un grosso problema di carenza di personale sanitario che stiamo affrontando. I benefici, tuttavia, si vedranno soltanto nei prossimi anni”, ha proseguito il presidente Rocca.

Il governatore è intervenuto anche sui temi della sicurezza e della formazione. “Sulla sicurezza – ha dichiarato – stiamo lavorando con le autorità competenti, che ringrazio, non solo per tutelare il personale sanitario che lavora di notte, ma anche per rafforzare i protocolli per la lotta alla criminalità organizzata, all’illegalità, e contrastare i tentativi di infiltrazione sul territorio”.

“Il concetto di formazione – ha affermato Rocca – va rimodulato. È importante tener conto delle reali esigenze delle imprese”. “Sono ottimista, credo nella capacità dell’essere umano di poter affrontare qualsiasi sfida con determinazione e resilienza”, ha concluso.

“La questione della sicurezza occupa ormai da alcuni anni un ruolo importante nell’opinione pubblica e nel dibattito politico sul governo delle città. Oggi viviamo una nuova fase in cui la percezione di insicurezza è in crescita. Dobbiamo offrire risposte concrete ai cittadini. Il concetto chiave è ‘sicurezza integrata’, una formula a cui dobbiamo dare una veste concreta. Dobbiamo agire prima che il crimine venga consumato, dunque su tutti quei fattori che possono aiutarlo a prevenirlo”, ha poi aggiunto l’assessora Luisa Regimenti.

“La lotta al crimine organizzato è al centro del lavoro di questa amministrazione regionale – ha continuato l’Assessora – stiamo lavorando con il presidente Rocca per la riattivazione dell’Osservatorio su Legalità e Sicurezza della Regione Lazio, che sarà formato dai massimi esperti in materia. Sul fenomeno mafioso non bisogna mai abbassare la guardia e, anzi, dobbiamo moltiplicare l’attenzione anche in vista delle grandi sfide che abbiamo davanti. Ci attende il Giubileo del 2025 e abbiamo da spendere nel migliore dei modi le risorse del PNRR. È chiaro che l’imponente flusso di risorse potrebbe stimolare diversi interessi da parte delle organizzazioni mafiose: l’azione preventiva e anticipatoria può permettere di scongiurare le infiltrazioni e assicurare che le imprese che accedono ai fondi non siano infiltrate”.

“L’altra grande priorità è il tema della sicurezza in rosa: lavorerò affinché nei Patti sulla sicurezza urbana siano incluse misure specifiche per la sicurezza delle donne. Dobbiamo lavorare sull’implementazione dei sistemi di videosorveglianza con l’utilizzo di nuove tecnologie: il più delle volte il loro pieno utilizzo si trova ad essere limitato da infrastrutture di comunicazione poco efficienti. Un altro fronte su cui lavoreremo è la mobilità nelle ore notturne con l’implementazione dei “taxi rosa”, una buona pratica che permette maggiore libertà e sicurezza di movimento” ha concluso Regimenti.

Ad intervenire anche Alessio D’Amato, ex assessore alla Sanità del Lazio e oggi consigliere regionale: ““Per affrontare un tema complesso e delicato come quello della riforma del Servizio Sanitario Nazionale dobbiamo portare la discussione fuori dal mondo degli addetti ai lavori e favorire la più ampia discussione possibile. Dobbiamo chiedere alla maggioranza una sessione straordinaria del Parlamento e pensare a una Costituente della Salute che coinvolga tutti, dalle associazioni di categoria, ai sindacati, alle associazioni imprenditoriali e a tutti gli stakeholder e gli operatori del settore. Perché il rischio è vedere il nostro sistema Sanitario consumarsi come una candela, e quando ci accorgeremo che si sarà spenta sarà ormai troppo tardi”.

“Il diritto alla salute è un grande tema di coesione e tenuta sociale del Paese – ha aggiunto D’Amato – che dovrebbe essere messo al centro dell’agenda politica, purtroppo oggi non è così. Noi scontiamo un pesante sottofinanziamento del Sistema Sanitario e anche nel recente documento di programmazione economica non viene previsto un euro in più, anzi il Governo ci consegna il dato più basso di finanziamento degli ultimi 15 anni del sistema sanitario”.

“La questione centrale è come riusciamo a garantire, oggi e in futuro, l’assistenza e la tutela della salute come diritto fondamentale dell’individuo. Su questo è fondamentale riaprire una grande discussione in tutto il Paese, così come è stato ad esempio con la grande riforma del 78 o con l’Obamacare negli Stati Uniti. Bisogna confrontarsi su temi centrali come le liste d’attesa e la mancanza di personale sanitario; l’intramoenia che di fatto viaggia su un doppio binario e questo non può più reggere. È importante affrontare il tema delle modalità di reclutamento e di formazione e delle difficoltà che oggi il sistema conosce nella formazione medica e nella formazione delle professioni sanitarie. E soprattutto è fondamentale aprire il dibattito su come finanziamo il fondo sanitario. Così come la Costituzione garantisce il diritto alla salute come diritto fondamentale dell’individuo allo stesso modo deve essere riconosciuta la garanzia del livello minimo di finanziamento. Servono idee riformiste, perché o noi garantiamo l’universalità, l’uguaglianza e l’equità delle cure in modo sostanziale o abbiamo perso tutti. Sono scelte enormi che devono essere fatte. E anche in fretta”, ha concluso D’amato.

Il Faro online, il tuo quotidiano sempre con te – Clicca qui per leggere tutte le notizie dalla Pisana e dal territorio regionale del Lazio
ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.
ilfaroonline.it è anche su TELEGRAM. Per iscriverti al canale Telegram con le notizie dall’Italia e dal mondo, clicca su questo link