L'intervento

Serratore (DemoS Fiumicino): “Agire con urgenza per supportare le Associazioni Animaliste e i volontari”

5 luglio 2023 | 16:11
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Serratore (DemoS Fiumicino): “Agire con urgenza per supportare le Associazioni Animaliste e i volontari”

“Il carovita ha di conseguenza aumentato i costi da sostenere. Si continui con la distribuzione del cibo per cani e gatti”

Fiumicino – “Il carovita continua ad aumentare e di conseguenza anche i costi che Associazioni Animaliste e volontari devono affrontare tutti i giorni nella gestione delle colonie feline e degli animali tenuti in stallo. E’ necessario agire con urgenza e per questo ci rivolgiamo al nuovo Sindaco e all’Assessore competente, di continuare a supportare gli stessi con la distribuzione del cibo per cani e gatti“. Così, in una nota stampa, Luisa Serratore del Direttivo Demo.S Fiumicino.

“Inoltre – spiega Serratore – è diventato indispensabile effettuare convenzioni con i veterinari che operano sul territorio. Necessario creare un apposito albo comunale per tutti coloro che intendono partecipare con prezzi calmierati ,a future “campagne” organizzate sul territorio inerenti sterilizzazioni, microchippature e cure gratuite per cani che appartengono alla categoria “ alto rischio di randagismo”.

In merito al problema della mancanza di stalli per le Associazioni Animaliste , abbiamo proposto più volte, la possibilità di realizzare su
tutto il territorio di Fiumicino dei microrifugi (strutture previste anche dalla Regione Lazio ), gestite direttamente dalle stesse. Questo oltre che salvaguardare il benessere dell’animale , obiettivo che rimane sempre prioritario ,in quanto non più “costretto” a entrare in piccole gabbie solo per colpa di essere nato, sarebbe anche un’importante supporto alle Associazioni Animaliste ,sia in termini di adozioni che quello economico ,evitando di pagare anche gli “stalli”, diventati oggi veramente onerosi. Bisogna intraprendere un percorso che porti all’eliminazione dei Grandi Canili, realizzati in passato e oggi diventati solo un business. Grandi Canili con tante, troppe piccole gabbie che reprimono di fatto non solo fisicamente l’animale ma la sua socializzazione , la sua voglia di giocare ,di vivere di essere amato e nonostante il grande lavoro svolto dai volontari presso queste strutture, spesso diventa difficile anche la loro adozione in quanto non più abituati alla convivenza – conclude Serratore -. Esistono già delle realtà da cui prendere spunti importanti e che superano l’idea del grande e “vecchio” canile. Non basta solo cambiare il nome, da “Canile” a “Rifugio”, per risolvere la loro situazione , ma è necessario cambiare la modalità in cui sono costretti a vivere al loro interno . Un percorso che tutti gli enti pubblici devono al più presto intraprendere”.

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