Porto Turistico a Fiumicino, Satta: “Soddisfazione per l’approvazione, ma servono studi più approfonditi”

Fiumicino – “È con grande entusiasmo che accolgo la notizia del voto favorevole alla delibera di approvazione del porto turistico che la Royal Carebbean vorrebbe fare a Fiumicino. Tale iniziativa rappresenta un passo importante per il nostro territorio, e riflette la mia visione di lungo termine già nel 2008, quando ho votato a favore di questa opera cruciale (il Porto della Concordia) per la nostra economia locale”. A parlare è Luigi Satta, già delegato per la portualità al Comune di Fiumicino e profondo conoscitore del territorio.

“Nel corso degli anni – aggiunge Satta -, ho visto contestazioni e manifestazioni riguardo a questo progetto, compresa quella contro la posa – virtuale per la verità – della prima pietra nel 2010. In quell’occasione, rappresentanti politici a tutti i livelli hanno partecipato, ma l’evento è stato accompagnato da una contrarietà diffusa verso l’insediamento portuale, indipendentemente dalla sua destinazione finale.

Oggi, mi chiedo quali siano le basi delle manifestazioni attuali. Si tratta di boicottare il progetto originale o sono solo chiacchiere su una nuova possibile destinazione? Mentre cerco di spiegare le mie ragioni da anni, mi rendo conto che le argomentazioni possono variare.

D’altronde, è innegabile a parer mio, che la società Royal Caribbean abbia trascurato alcuni aspetti tecnici, legati all’investimento iniziale della società I.P. La morfologia e i fondali dell’area in questione, infatti, potrebbero non garantire approcci e attracchi sicuri per navi con un pescaggio superiore ai 5 metri e un gran numero di passeggeri a bordo.

Va notato che il porto di Civitavecchia presenta fondali da 14 a 16 metri all’ingresso, con banchine interne che arrivano a 18 metri. Questo permette l’ormeggio di navi da crociera con pescaggi da 7 a 9 metri. La natura rocciosa del fondale nella zona portuale civitavecchiese minimizza il rischio di insabbiamenti.

È cruciale approfondire l’analisi a Fiumicino, con progettisti e tecnici idraulici per valutare la fattibilità di attracchi di navi da crociera nel porto turistico. Questo dovrebbe dissipare ogni dubbio e garantire la massima sicurezza nella navigazione.

È ragionevole presumere che il promotore dell’opera abbia incluso la sistemazione e bonifica dell’area nel bilancio del progetto, a vantaggio di coloro che possiedono vecchie concessioni commerciali. Inoltre, la creazione di questa infrastruttura potrebbe portare a nuovi posti di lavoro, tra ormeggiatori, servizi portuali e settori commerciali.

In definitiva, a mio parere – conclude Satta – il porto turistico rappresenta una visione concreta per il futuro del nostro territorio, a patto di considerare le implicazioni, collaborando con esperti e istituzioni per garantire una realizzazione di successo che porti benefici tangibili alla nostra comunità”.

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