L'INIZIATIVA

Pioggia di multe su via Tre Denari, c’è un ricorso collettivo: ecco come aderire

21 agosto 2023 | 13:09
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Pioggia di multe su via Tre Denari, c’è un ricorso collettivo: ecco come aderire

L’iniziativa è dello Studio Legale Gabrielli, tutti i dettagli sul ricorso collettivo. L’avvocato: “Fino a 3mila euro di multe a persona: è un problema di natura sociale”

Fiumicino – Un ricorso collettivo per cercare di annullare la pioggia di multe su via Tre Denari. E’ questa l’iniziativa messa in campo dallo Studio Legale Gabrielli, che ha deciso di farsi carico della situazione, il tutto ad un costo decisamente ridotto. Obiettivo? Risolvere quella che sta diventando “un problema sociale“, come ci ha detto l’avvocato Massimiliano Gabrielli, raggiunto telefonicamente dal Faro online.

Come aderire al ricorso: i costi

Andiamo al sodo, considerando l’importanza per migliaia di residenti: come si fa ad aderire al ricorso collettivo? A spiegarcelo è lo stesso Studio Legale Gabrielli sul proprio sito:

– Non pagare la multa: è possibile ottenere l’annullamento e/o fare ricorso al Prefetto, solo se non si è provveduto al versamento della sanzione

 – Inviare via mail/whatsapp copia scansionata dei verbali (completo di ogni pagina fronte/retro)

 – Inviare copia della patente (conducente) possibilmente con dicitura “è copia conforme” e firmata in calce

 – Inviare copia in bianco dell’eventuale modulo per raccolta dati conducente (l’invio ai VV.UU. del modulo debitamente compilato va invece effettuato direttamente dalla parte)

Come poc’anzi accennato, il costo è molto ridotto, visto l’alto numero di partecipanti ad una azione collettiva che consente di abbattere il costo per singolo partecipante ad una piccola frazione del normale costo di un ricorso: chi vorrà partecipare dovrà versare solo 130,00 euro + 5,00 per contributo spese di spedizione degli atti. Questa cifra coprirà tutti i verbali che le famiglie hanno ricevuto.

Dopo l’invio di documenti e versamento della quota, il cliente riceverà per mail una delega da firmare. Per tutti gli altri dettagli è possibile consultare il sito dello Studio Legale, che potete trovare cliccando a questo link.

L’avvocato: “Fino a 2mila euro di multe a persona”

“La situazione è complessa: ecco perchè il nostro Studio Legale ha deciso di mettersi al servizio dei residenti. Abbiamo deciso di farlo perchè si tratta di un potenziale problema di natura sociale”. Così l’avvocato Massimiliano Gabrielli, raggiunto telefonicamente dal Faro online, che ha esposto nel dettaglio non solo il progetto, ma anche problematiche ed incongruenze della questione: “L’autovelox rileva la velocità solo in direzione Maccarese, ma inizialmente sono stati emessi con direzione Torre in Pietra. Poi, dopo aver notificato, ci si è resi conto dell’errore ed hanno corretto”. Insomma, tanti cittadini si ritrovano in mano due verbali, alla stessa ora e allo stesso giorno: uno in direzione Torre in Pietra, l’altro in direzione Maccarese: ma i primi non sono stati annullati. Con la conseguenza che in molti si trovano “costretti” a dover pagare due volte.

E a proposito di ciò, secondo quanto ci ha detto l’Avvocato, allo Studio Legale sono arrivati già circa 1000 verbali emessi, e a questi se ne aggiungerà circa un altro migliaio entro fine settembre. Ecco perchè ha voluto sottolineare un punto: ” I numeri sono impressionanti e stanno letteralmente sommergendo le persone. Innanzitutto il costo complessivo dei verbali: si arriva fino a 3mila euro a persona. In molti sono nell’impossibilità di pagare cifre del genere. Oltre a ciò, in molti hanno esaurito i punti della patente: ci sarà un ritiro di massa di patenti per qualche migliaio di persone. E’ un problema di natura sociale“.

L’avvocato Gabrielli ha poi aperto un’ampia parentesi riguardo la segnaletica stradale, che molte polemiche ha causato. Per Legge, infatti, l’autovelox deve essere preceduto da una segnaletica chiara e visibile: “L’avviso è stato vandalizzato e non sostituito prima di luglio. Ed anche il dissuasore di velocità, situato poco prima del palo, è completamente disattivato. E questo ha tratto in inganno sul fatto che l’autovelox potesse essere non attivo”.

Ma non è tutto. L’accento è stato puntato anche sulla nuova tecnologia dell’autovelox, molto diverso da quello fotografico a cui noi tutti siamo abituati: “Mentre prima con il flash ci si rendeva conto di aver preso la multa, ora non è più così. Si tratta infatti di una telecamera che riprende a ciclo continuo e in automatico rileva la targa, che poi trasmette sul cloud ai vigili. E questo non fa altro che creare ulteriori difficoltà”.

Il discorso si è poi spostato sulle tempistiche. Per Legge, infatti, i vigili urbani sono tenuti a notificare i verbali entro 90 giorni dalla data d’infrazione. Decorso quel termine, la multa non può essere contestata al conducente. E su questo punto l’Avvocato ha precisato: “I vigili si sono presi tutti i 90 giorni di tempo per notificare. Chiariamo una cosa: è tutto pienamente legittimo. Ma questo ha accresciuto il problema, in quanto le persone per 3 mesi hanno continuato a percorrere la strada, senza sapere che stavano prendendo multe su multe. Almeno fino ad inizio luglio, quando hanno cominciato ad essere emessi i verbali”.

L’Avvocato ha poi concluso così: “Entro i primi di settembre dovremo depositare il primo ricorso. E altra cosa fondamentale è che le persone che abbiano ricevuto i verbali ce lo facciano avere entro 60 giorni, in modo da poter presentare il ricorso nei termini stabiliti”.

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