Il Fatto

Choc alla festa di 18 anni: uccidono una capretta a calci e postano i video sui social

29 agosto 2023 | 16:38
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Choc alla festa di 18 anni: uccidono una capretta a calci e postano i video sui social

Nel primo video si vedono i ragazzi trasportare su una carriola una capretta che poi viene lanciata da una finestra; nel secondo video invece si vede uno dei ragazzi prendere la rincorsa per colpire a calci sulla testa l’animale tramortendolo, ripetendo la scena fino ad ucciderlo

Anagni – Prima hanno lanciato da una finestra la capretta di pochi mesi poi, dopo averla raggiunta, uno di loro l’ha uccisa prendendola a calci alla testa. E’ accaduto, come, ad Anagni, in provincia di Frosinone. A compiere il gesto un gruppo di adolescenti che aveva partecipato a una festa di 18 anni in un agriturismo e che ha filmato tutto postandolo sui social.

Nel primo video si vedono i ragazzi trasportare su una carriola una capretta che poi viene lanciata da una finestra; nel secondo video invece si vede uno dei ragazzi prendere la rincorsa per colpire a calci sulla testa l’animale tramortendolo, ripetendo la scena fino ad ucciderlo. La capretta si era lasciata avvicinare senza fare resistenza perché abituata alla presenza umana ed alle visite delle famiglie. Ma sta volta quella confidenza le è stata fatale Il proprietario della struttura ha denunciato l’episodio ai carabinieri che ora stanno esaminando le immagini per risalire all’identità degli autori dei video.

“Quanto accaduto ad Anagni è una vera e propria azione criminale di giovani che, con estrema crudeltà, hanno agito con l’intento di far soffrire e uccidere un animale di pochi mesi che si era amichevolmente avvicinato loro”, ha dichiarato Bianca Boldrini, responsabile Lav per l’area Animali negli Allevamenti.

Sulla vicenda interviene anche l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che nelle prossime ore presenterà una denuncia per maltrattamento e uccisione di animali “nei confronti degli autori dell’atroce fine di una capretta, che è stata seviziata e uccisa durante una festa di compleanno in un agriturismo ad Anagni. L’associazione si costituirà inoltre parte civile nel processo”, si legge in una nota.

“Procediamo chiedendo la massima pena per il reato di maltrattamento e uccisione di animale aggravato da futili motivi”, spiega l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale Oipa. “Questo genere di delitti sono l’espressione di pericolosità sociale e auspichiamo una volta di più che il legislatore metta finalmente mano a una riforma del Codice penale che inasprisca le pene per questi reati”.

L’Oipa fa notare come in ogni campagna elettorale vi è chi promette un giro di vite che punisca chi abusa degli animali con pene severe in grado di costituire anche un deterrente per il ripetersi di queste atrocità. Purtroppo, a oggi, restano mere promesse elettorali.

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