IL FATTO

Tutela dell’ambiente, ma non troppo: il Comune di Latina manda a casa le guardie ambientali

11 ottobre 2023 | 10:30
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Tutela dell’ambiente, ma non troppo: il Comune di Latina manda a casa le guardie ambientali

L’ex assessore all’Ambiente, Dario Bellini, in un post sui social: “Continueranno a perderci i tanti cittadini onesti che continueranno a pagare il servizio anche per coloro che la Tari non la pagano”

Latina – “Una follia ed uno spreco di risorse e di tempo di cui l’assessore Addonizio si assumerà tutte le responsabilità.  Dopo mesi di lavoro, atti, corsi, giuramenti, promesse disattese, viene chiuso con poche righe il rapporto con le 2 associazioni di guardie ambientali che avrebbero dovuto dare una mano nel controllo del territorio in merito all’errato conferimento dei rifiuti e che per un motivo prima (col commissario) ed un motivo adesso (con questa amministrazione) non hanno mai messo piede in strada”. Ad annunciarlo è l’ex assessore all’Ambiente Dario Bellini che, in un duro post sui social, aggiunge: “Ho chiesto alla presidente della commissione Trasparenza Floriana Coletta di trattare l’argomento nella prossima seduta di giovedì. Ribadisco, una follia mandare al macero tanto lavoro perché non si può affrontare una fase di passaggio da un sistema di raccolta ad un altro, con un’evasione della Tari così alta che abbiamo a Latina, senza avere un rafforzamento dei controlli”.

“Chi favorisce tutto ciò?” – si chiede Bellini – “I cittadini che non pagano la Tari che continueranno a buttare rifiuti ovunque vorranno. Ma anche quegli imprenditori che gestiscono i rifiuti indifferenziati che proprio per la mancanza di controlli, Latina continuerà a produrre in grande quantità. Chi continuerà a perderci? I tanti cittadini onesti che continueranno a pagare il servizio anche per coloro che la Tari non la pagano”

“La nostra città intera perché, ammesso e non concesso che questa maggioranza ed il sua assessore Addonizio, vogliano pensare ad un incremento dei controlli rispetto a ciò che oggi possono fare i soli 2 ispettori di ABC Azienda per i Beni Comuni di Latina, passeranno mesi e mesi di conferimenti errati ed evasione” si legge ancora.

Cos’è successo

Alle 2 associazioni è stato contestato il mancato avvio del servizio di controllo con l’affiancamento agli operatori dell’azienda speciale Abc entro i termini previsti a metà settembre, periodo nel quale i volontari chiedevano conto dei rimborsi spese prima di impegnarsi con l’attività di vigilanza, anche in vista della scadenza del bando a fine anno quando sarebbe potuta scattare un’eventuale proroga. Al gruppo Vigiles-Fipsas, che ribadiva di avere avviato il monitoraggio della periferia di Latina già la scorsa estate, come nell’occasione documentata dal ritrovamento di una necropoli risalente all’Antica Roma, è stato persino contestato che quella non era un’attività contemplata dalla convenzione. Insomma, era tutto deciso ormai, non c’è stato verso di salvare un progetto che avrebbe consentito al capoluogo di avviare concrete azioni di contrasta a un fenomeno ormai dilagante come l’abbandono indiscriminato dei rifiuti di ogni genere“.

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