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Tentato omicidio, percosse e stupri durante la gravidanza: incubo al Circeo

13 novembre 2023 | 15:52
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Tentato omicidio, percosse e stupri durante la gravidanza: incubo al Circeo

La vittima trova il coraggio di raccontare tutto alla Polizia

San Felice Circeo – Una vita di soprusi e violenze da parte del compagno, anche durante la gravidanza e davanti ai figli: è l’incubo vissuto da una donna che, nonostante fosse riuscita ad allontanare l’uomo dalla casa familiare, doveva fare ancora i conti con lui. La donna, entrata in contatto con personale della Polizia di Stato per altri motivi, si aperta ad un racconto dettagliato di quanto subito.

La Polizia di Stato di Terracina, ha poi  dato esecuzione all’Ordinanza che dispone la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai figli, fissando in 200 metri la distanza di sicurezza da mantenere e prescrivendosi il divieto di comunicazione con qualsiasi mezzo, nei confronti di un 47enne originario di San Felice Circeo, compagno e padre delle predette persone offese.

Nell’Ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Latina su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, vengono contestati all’indagato i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale continuati perpetrati in danno della moglie in fase di separazione.

In particolare, i numerosi episodi di violenza subiti e denunciati dalla donna venivano vagliati e riscontrati nella conseguente attività investigativa consentendo di mettere in luce le condotte dell’indagato che negli anni aveva instaurato, in seno alla compagine familiare, un clima di terrore dal quale derivava un totale stato di soggezione psicologica. Lo stesso, per quanto ricostruito, aveva ripetutamente ingiuriato la compagna anche sputandole sul volto e minacciandola di morte. La donna avrebbe subito percosse in diverse circostanze ed anche nel corso della gravidanza, mentre in una circostanza ha rischiato il soffocamento con un cuscino.

Negli anni la situazione sarebbe degenerata ulteriormente a causa del presunto uso da parte dell’uomo di alcol e droghe. L’uomo inoltre dovrà rispondere del reato di violenza sessuale avendo costretto la compagna a subire plurimi rapporti sessuali minacciandola anche con un coltello.

Nonostante la donna da circa un anno e mezzo fosse riuscita ad allontanare il compagno dalla casa familiare, lo stesso, anche recentemente, minacciava di incendiare l’abitazionepretendendo di essere riaccolto e allontanandosi solo a seguito dell’intervento della Polizia.

Alla luce dei comportamenti assunti anche di recente dall’indagato che ha dimostrano come ci si trovi dinanzi ad un soggetto privo di autocontrollo e che non ha accettato la separazione, la donna si determinava a procedere nei suoi confronti proponendo formale denuncia che, a seguito delle indagini, consentiva l’emissione della Misura cautelare a suo carico.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.