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Infernetto, sgomberata la villetta di via Braies confiscata alla mafia

23 novembre 2023 | 10:35
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Infernetto, sgomberata la villetta di via Braies confiscata alla mafia
Infernetto, sgomberata la villetta di via Braies confiscata alla mafia
Infernetto, sgomberata la villetta di via Braies confiscata alla mafia
Infernetto, sgomberata la villetta di via Braies confiscata alla mafia

L’immobile era da tempo occupato da abusivi. Possanzini: “Ora al lavoro per il progetto del ‘Dopo di Noi’ che vede l’utilizzo di un bene confiscato”

Ostia, 23 novembre 2023 – Il villino di via Braies all’Infernetto, un immobile costituito da centinaia di metri quadrati distribuiti su più livelli con  piscina che era stato confiscato alla criminalità, è stato sgomberato. “Come è noto, durante alcuni sopralluoghi necessari per avviare gli interventi di adeguamento e di ripristino del bene, è stato appurato dal Municipio X e dalla Polizia Locale che l’immobile era stato occupato (leggi qui)”. A parlare è Marco Possanzini, presidente Commissione Speciale PNRR e Giubileo del Municipio X

“L’occupante – spiega Possanzini – avrebbe anche  mostrato dei documenti falsi alle autorità incaricate dei rilievi, presentati anche per ottenere la residenza, comprovanti una presunta assegnazione dell’immobile nonostante il percorso avviato da Municipio X, Comune di Roma e Agenzia dei Beni Confiscati certificasse tutt’altra destinazione. Dall’accertamento è emerso, inoltre, che l’accesso al villino non è stato operato forzando porte o finestre ma utilizzando delle chiavi. Un fatto gravissimo quando inquietante che ha portato ad una reazione immediata degli Assessori Lancia e Calcerano così come dello stesso Presidente Falconi e della Polizia Locale del X Gruppo Mare.

Uno dei punti cardine della lotta alla criminalità organizzata è il recupero a fini sociali dei patrimoni accumulati grazie alle attività malavitose. Con la valorizzazione e il recupero a fini sociali dei beni confiscati, si cerca di “indennizzare” la società civile rispetto al danno provocato dall’azione violenta e intimidatoria della criminalità. Si tratta di un principio cardine del contrasto culturale al radicamento territoriale delle organizzazioni malavitose che ha consentito nel tempo di avviare una serie di iniziative con finalità sociali, anche con forti contenuti di carattere simbolico, in grado di costruire un antidoto alla pervasività del fenomeno mafioso e al tempo stesso di offrire opportunità di sviluppo e servizi per tutta la collettività, in particolare per la parte più fragile della nostra società”.

“Ed è proprio per queste ragioni che, durante la Commissione Speciale PNRR, – aggiunge Possanzini – convocata per comprendere quanto accaduto e sollecitare il rilascio del bene, è emersa la necessità di fare in fretta in quanto i fondi PNRR non avrebbero atteso in eterno mettendo a rischio il progetto del “Dopo di Noi”. Poche ore fa, grazie anche all’importantissimo intervento della Prefettura, il villino di via Braies è tornato nella piena disponibilità dell’amministrazione. Nei prossimi giorni sarà fondamentale custodire l’immobile per evitare nuove occupazioni o danneggiamenti. Nel nostro Municipio il progetto del “Dopo di Noi”, finanziato con fondi PNRR e che vede l’utilizzo di un bene confiscato, potrà finalmente diventare realtà.

Lancia e Calcerano: “Una vittoria che fa bene alla nostra comunità”

“Questa mattina, grazie all’ intervento congiunto delle Forze dell’Ordine e degli Uffici di Roma Capitale, abbiamo recuperato la villetta confiscata alla criminalità di via Braies all’Infernetto, già oggetto di occupazione abusiva. Si tratta di una piccola ma importante vittoria per lo Stato e per i cittadini, che fa bene alla nostra comunità“.

Lo affermano l’assessora Lancia e l’assessore Calcerano, titolari, rispettivamente, delle deleghe municipali al Sociale e al Patrimonio, che proseguono: “Oggi abbiamo ripristinato la legalità . La villetta di Via Braies, unitamente ad altro bene confiscato, oggi è stata subito messa a disposizione di progetto PNRR per il ‘Dopo di noi’ a cura del Dipartimento capitolino per le politiche sociali, che si avvarrà dell’ ASP Asilo Savoia quale soggetto esecutore. In questo modo il frutto del malaffare tornerà a disposizione della nostra comunità”.

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