Roma, discoteca abusiva si “maschera” da associazione culturale

28 novembre 2023 | 17:29
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Roma, discoteca abusiva si “maschera” da associazione culturale

Il presidente dell’associazione è stato denunciato in stato di libertà

Roma, 28 novembre 2023- I controlli amministrativi effettuati nei giorni scorsi hanno portato il Questore di Roma ad emettere due provvedimenti di sospensione della licenza per 7 giorni, in base all’articolo 100 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza, nei confronti di due minimarket in zona Spinaceto e un provvedimento di cessazione di un’attività di discoteca abusiva posta in essere da un’associazione culturale in zona Fidene- Serpentara.

Nello specifico gli agenti del Commissariato Spinaceto hanno accertato, in più occasioni, la presenza di persone con pregiudizi di polizia nei pressi di due esercizi commerciali della zona, caratterizzati anche da un forte degrado urbano, conseguente alle condotte connesse al consumo di bevande alcoliche sul posto, come più volte segnalato dai cittadini ivi residenti.

L’adozione del provvedimento di chiusura si è resa necessaria alla luce del fatto che entrambe le attività costituiscono un serio pregiudizio per l’ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini e di coloro che gravitano intorno agli esercizi suddetti, spesso di giovanissima età.

All’esito dell’istruttoria redatta dalla Divisione di Polizia Amministrativa il Questore, applicando l’articolo 100 del testo unico delle leggi di Pubblica Sicurezza, ha disposto la sospensione delle attività per 7 giorni.

Gli agenti del III Distretto Fidene –Serpentara hanno invece notificato, al presidente di un’associazione culturale della zona, un provvedimento di cessazione di un’attività di discoteca abusiva. Personale della Divisione Polizia Amministrativa ha accertato che nel locale in argomento, sotto la parvenza di circolo culturale, di fatto si gestiva un esercizio abusivo ovvero una struttura con tutte le caratteristiche di un’attività imprenditoriale, rilevando, tra le irregolarità, la mancanza di un’insegna che indicasse la natura di circolo privato, il fatto che l’accesso al locale fosse consentito a chiunque ne facesse richiesta previo rilascio di una tessera dietro il corrispettivo di 2 euro, oltre ai 15 euro per l’ingresso. Sono state inoltre constatate l’assenza del registratore di cassa e di un piano di evacuazione in caso di incendio, di estintori e vie di fuga. Inoltre il locale è apparso allestito all’interno quale discoteca ed esercizio per la somministrazione di bevande, presentando una sala con effetti luminosi, postazione per il dj, diffusori sonori e musica riprodotta ad alto volume con la presenza di masse sospese sprovviste della relativa certificazione.

Il presidente dell’associazione è stato denunciato in stato di libertà per l’apertura di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento e sanzionato amministrativamente per la mancanza della licenza.

Tutti i provvedimenti sono stati notificati dagli agenti della Polizia di Stato che, come previsto dalla normativa, hanno affisso sulle porte delle strutture il cartello “Chiuso con provvedimento del Questore”.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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