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Viola il divieto di avvicinamento ed importuna i familiari: arrestato pregiudicato a Terracina

8 dicembre 2023 | 13:49
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Viola il divieto di avvicinamento ed importuna i familiari: arrestato pregiudicato a Terracina

L’uomo è ritenuto incline all’uso della violenza ed annovera precedenti per i reati di maltrattamenti in famiglia e rissa

Terracina, 8 dicembre 2023 – La Polizia di Stato di Terracina, lo scorso 6 dicembre, ha tratto in arresto un pregiudicato terracinese di 54 anni in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Latina Dott. Giuseppe Cario su richiesta del Procuratore Aggiunto della Repubblica Dott. Carlo Lasperanza.
Il destinatario della Misura restrittiva deve rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex coniuge e della loro figlia.

L’uomo, ritenuto incline all’uso della violenza e che annovera precedenti per i reati di maltrattamenti in famiglia e rissa, era già stato sottoposto la misura del divieto di avvicinamento alle parti offese per reati compiuti nei confronti delle medesime. Tuttavia, nel corso del tempo questa misura cautelare era stata violata più volte dall’odierno indagato che mostrava ostinazione e accanimento nel voler nuovamente interfacciarsi con le vittime tanto da determinare il G.I.P. ad aggravare la Misura in atto disponendo nei suoi confronti gli arresti domiciliari. Il processo che ne scaturì portò alla condanna dell’uomo ad un anno e mesi tre di reclusione, con sospensione della pena e la cessazione della misura cautelare in atto.
L’intero iter procedurale e processuale avrebbe dovuto far desistere il soggetto dal compiere nuove azioni lesive nei confronti delle vittime, tuttavia, le stesse, ricadevano in uno stato di preoccupazione e timore constatando più volte la presenza dell’indagato che aveva ricominciato ad attuare nei loro confronti condotte intrusive e persecutorie.

Il tutto portava lo scorso aprile ad una nuova emissione di Misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Stanti le reiterate violazioni alla Misura in atto, sulla base degli elementi raccolti dalla Squadra anticrimine, il titolare del procedimento avanzava richiesta di aggravamento pienamente condivisa con la locale Procura della Repubblica che il G.I.P. accoglieva rilevando nei comportamenti dell’uomo la ripetizione che, in ambito familiare, comprova il pervicace intento dell’imputato di avvicinarsi alle parti offese con prognosi poco rassicurante e pericolo concreto di reiterazione del reato di maltrattamenti in famiglia.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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