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La Figc rompe il silenzio e si schiera contro la Superlega. E l’Uefa tuona: “Il calcio non è in vendita”

21 dicembre 2023 | 18:58
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La Figc rompe il silenzio e si schiera contro la Superlega. E l’Uefa tuona: “Il calcio non è in vendita”

Anche l’Inter boccia il progetto. Ma il Napoli apre: “Pronti al dialogo con altri grandi club”

Coverciano, 21 dicembre 2023 – “A seguito della sentenza della Corte dell’Unione Europea sul cosiddetto caso Superlega, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, riconoscendosi pienamente negli organismi sovraordinati della Uefa e della Fifa, ribadisce la sua convinta azione a tutela dei campionati nazionali, per la difesa del più ampio e generale principio del merito sportivo e del rispetto dei calendari internazionali. Per queste motivazioni, in ossequio alle leggi nazionali e ai regolamenti internazionali, la Figc ritiene che la Superlega non sia un progetto compatibile con queste condizioni e agirà sempre, in tutte le sedi, perseguendo gli interessi generali del calcio italiano”. Lo scrive la Federcalcio in una nota sul suo sito dal titolo “no alla Superlega per il bene del calcio italiano”.

L’Inter: “Siamo legati ai valori”. Ma il Napoli apre

“L’FC Internazionale Milano ribadisce la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all’interno dell’Eca e in partnership con Uefa e Fifa” spiega l’Inter in una nota. “Come Società, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall’Eca per sostenere questi valori“. Anche la società di viale Liberazione, così come la Roma, si dichiara nettamente contraria alla Superlega.

Chi invece non si dichiara contrario, ma anzi è favorevole al “dialogo con altri grandi club” è il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il quale punta ad un torneo alternativo basato su criteri meritocratici.

L’Uefa: “Il calcio non è in vendita”

La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione Europea sull’abuso di posizione dominante di Uefa e Fifa “è un’opportunità per cambiare alcuni regolamenti, ma abbiamo tutte le parti del calcio dietro di noi“. Lo ha detto il presidente Uefa, Aleksander Ceferin. “Il modello sportivo deve prevalere- ha detto in conferenza stampa online- e non premiare solo i 14 migliori d’Europa. Le regole della nostra Champions League sono chiare: il merito va premiato, gli altri progetti no”.

In Champions League, sottolinea, la qualificazione è per merito sportivo mentre nella Superlega la qualificazione fa accedere alla Blue League, “che è la terza competizione. Questo sistema è più chiuso di quello introdotto nel 2021. Leicester, Girona, Atalanta, non riuscirebbero a qualificarsi per la massima competizione. Non sono sicuro che Madrid e Barcellona sappiano cosa stanno facendo”.

La Superlega non ha avuto il semaforo verde per il progetto che era stato proposto nel 2021“, perché la sentenza della Corte di giustizia Ue afferma solo che “Fifa e Uefa non possono dare una preautorizzazione a nuovi progetti. Ma noi abbiamo sempre detto che puoi essere parte del sistema o puoi non esserlo, è una scelta individuale. Non abbiamo mai detto che non si può andare fuori dal sistema. Non è però possibile essere fuori dal sistema e poi volerne giocare le competizioni“. Lo ha detto in cofnerenza stampa il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin sottolineando che “la Superlega non abbraccia i principi secondo i quali il calcio è basato sul merito sportivo”. (fonte: Adnkronos)

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