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Netanyahu vola a Gaza dalle truppe israeliane. Ma le famiglie degli ostaggi lo contestano

25 dicembre 2023 | 18:14
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Netanyahu vola a Gaza dalle truppe israeliane. Ma le famiglie degli ostaggi lo contestano

Il premier israeliano all’esercito: “Sarà una lunga guerra, non è vicina la fine”. Ma le famiglie degli ostaggi non ci stanno: “Noi di tempo non ne abbiamo”

Gaza, 25 dicembre 2023 – “Non ci fermiamo, continuiamo a combattere e intensificheremo i combattimenti nei prossimi giorni. Sarà una battaglia lunga e non è vicina alla fine. Abbiamo bisogno di pazienza, unità e di attenerci alla nostra missione”. Si è espresso così il premier israeliano Benjamin Netanyahu – riporta il Times of Israel – dopo essere entrato nell’enclave palestinese per una rara visita in zona di guerra. Il premier è intervenuto durante una riunione del Likud, riferendo di aver incontrato una brigata di riservisti a Gaza. “Tutti mi hanno chiesto solo una cosa: di non fermarci e continuare fino alla fine (di Hamas)”, ha affermato.

Sono appena tornato da Gaza. Ho incontrato una divisione di riservisti sul campo – ha detto Netanyahu, secondo le dichiarazioni riportate anche dal Jerusalem Post – Sui giornali e negli studi televisivi è stato detto che ci saremmo fermati, è stato anche detto che ci saremmo fermati dopo il primo accordo sugli ostaggi, e noi siamo andati avanti”. “Non ci fermiamo“, ha rimarcato, insistendo sulle operazioni nella Striscia di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas responsabile dell’attacco del 7 ottobre in Israele.

Netanyahu contestato dalle famiglie degli ostaggi

Israele sta facendo “ogni sforzo” per riportare a casa gli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall’attacco del 7 ottobre nel Paese. Lo ha affermato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, intervenendo alla Knesset, e sostenendo che per questo e per avere successo serve la “pressione militare”. “Non smetteremo di combattere – ha ribadito durante una riunione con la presenza di parenti degli ostaggi – Abbiamo bisogno di tempo”. “Non ci stiamo fermando e non ci fermeremo fino alla vittoria“, ha insistito, contestato dai parenti degli ostaggi.

Noi non abbiamo tempo“, ha gridato un familiare, come riporta il Times of Israel. Altri, per chiedere il rilascio immediato dei loro cari trattenuti a Gaza, hanno intonato, “Ora, ora, ora!”.

E il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha ribadito che “gli ostaggi vanno riportati a casa ora”. Il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, “può essere ucciso anche il mese prossimo”, ha detto tra gli applausi – evidenzia il giornale – dei parenti delle persone rapite nell’attacco in Israele. “Non stiamo facendo abbastanza – ha rimarcato – Dobbiamo fare di tutto”. (Fonte: Adnkronos. Foto: X @netanyahu)

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