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Coppa Italia, Lazio-Roma 1-0: le pagelle dei biancocelesti

10 gennaio 2024 | 20:36
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Coppa Italia, Lazio-Roma 1-0: le pagelle dei biancocelesti

La squadra di Sarri non gioca la sua miglior prestazione, ma tanto basta per battere i giallorossi di Mourinho

Roma, 10 gennaio 2024 – Ennesimo trionfo in un derby per la Lazio di Maurizio Sarri. I biancocelesti non giocano la loro migliore prestazione, ma tanto basta per avere la meglio sulla Roma di Josè Mourinho, che anzi disputa una delle sue peggiori partite sotto la gestione dello Special One. Ora i biancocelesti attendono la vincente tra Juventus-Frosinone: in palio c’è la finale di Coppa Italia. Di seguito le pagelle della Lazio.

Mandas: 6,5.
Chiamato all’ultimo secondo a sostituire Ivan Provedel, colpito da un attacco influenzale, il portiere è inoperoso fino al 90′, quando Belotti lo costringe ad una parata (non poi così difficile), per poi impedire il tap-in di Pellegrini. Mezzo punto in più, dunque, se lo merita.

Lazzari: 6.
Senza infamia e senza lode la gara del terzino veneto, che tuttavia impensierisce la retroguardia romanista sul finire del primo tempo con un’incursione in area, ma il suo tiro viene respinto da mancini. Non soffre mai l’attacco della Roma. (Dal 67′ Luca Pellegrini: 6. Partita ordinata per uno degli ex di giornata).

Patric: 6,5.
Ha l’arduo compito (insieme a Romagnoli) di marcare Lukaku e Dybala. Non è un fenomeno tecnicamente, ma dà sempre tutto in campo, motivo per cui è diventato il vice-capitano. Big Rom non vede mai il pallone (almeno fino al 95′), mentre la Joya è uscito al 45′. E ha tratti sembra un capo ultras. Ottima gara, anche di spirito.

Romagnoli: 7.
Nei derby sembra trasformarsi. Già è un ottimo giocatore di suo, ma quando vede la Roma, chiude letteralmente la serranda. Leader silenzioso della difesa, è imprescindibile per Sarri.

Marusic: 6.
Partita ordinata quella del terzino montenegrino, e Karsdorp non riesce mai a metterlo in difficoltà.

Guendouzi: 6,5.
Il rendimento del francese è cresciuto: ha avuto bisogno di un (breve) periodo di adattamente, fermo restando il gran debutto col Napoli. Con l’assenza di Luis Alberto, per Sarri è fondamentale che tenga alto il livello, come fatto stasera.

Cataldi: 6.
Queste sono le partite in cui si trova più a suo agio. Il mediano biancoceleste non è un fulmine di guerra, motivo per cui il gioco lentissimo della Roma gli ha dato modo di governare il centrocampo.

Vecino: 6,5.
Va vicino al gol ad inizio ripresa, solo un ottimo Rui Patricio gli nega la gioia. Fortissimo sul gioco aereo, ed in generale è sempre un pericolo per le difese avversarie, viste le sue capacità d’inserimento.

Felipe Anderson: 5.
Il brasiliano è così, il suo estro va a giornate. Ed oggi non era una di quelle, tant’è che si credeva Sarri potesse sostituirlo già nel primo tempo. Invece rimane in gara tutta la partita, ma non è mai incisivo. Prendere o lasciare.

Castellanos: 5,5.

L’impressione è che non sia ancora perfettamente entrato negli schemi di Sarri. In più, sostituire Immobile non è compito facile. Nel primo tempo vede poco il pallone, il secondo tempo (complice il gol che ha sbloccato la partita) prova a fare qualcosa in più, ma non è sufficiente. Mezzo voto in più per l’impegno. (Dal 76′ Isaksen: s.v)

Zaccagni: 7,5.

Mette in continua difficoltà Kristensen, che l’unico modo che ha per fermarlo è con il fallo. Fa sempre gli stessi movimenti, ma in una maniera talmente rapida che a tratti sembra imprendibile. In più, sul dischetto è freddissimo. E di fatto il derby lo decide lui. Migliore in campo per i suoi.

Sarri: 6.

La squadra è quadrata, ma di calcio brillante (come vuole lui) ce n’è poco. Un episodio fa girare la partita a suo favore. Tuttavia merita la piena sufficienza.