Roma, truffa ai danni di una 95enne con la tecnica “suo figlio è nei guai con la legge”

16 gennaio 2024 | 11:22
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Roma, truffa ai danni di una 95enne con la tecnica “suo figlio è nei guai con la legge”

Un 18enne di Napoli si era fatto consegnare dall’anziana donna una cospicua somma di denaro e gioielli per risolvere la situazione

Roma, 16 gennaio 2024 – I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Piazza Dante hanno arrestato un 18enne della provincia di Napoli, gravemente indiziato del reato di estorsione in concorso in danno di una donna 95enne. Nella circostanza, il pomeriggio dell’8 gennaio scorso, i carabinieri sono intervenuti in un’abitazione in via di Val Padana, dove un’anziana donna era stata chiamata al telefono da uno sconosciuto che le aveva fatto credere di essere il figlio, al quale avrebbe dovuto consegnare per il tramite di un suo amico una cospicua somma di denaro, per evitare gravi conseguenze penali per una fantomatica vicenda giudiziaria.

La donna, preoccupata per le possibili conseguenze del figlio, ha consegnato al giovane l’importo di 1.500 euro in contanti e diversi gioielli in oro. L’indagato è stato bloccato dai carabinieri perché notato uscire dal palazzo con un cappellino e una mascherina in atteggiamento sospetto ed è stato trovato in possesso del denaro e degli oggetti estorti che sono stati riconsegnati all’anziana. Gli accertamenti svolti dai militari nell’immediatezza, hanno consentito di rinvenire nelle vicinanze dell’abitazione l’autovettura che poco prima era stata utilizzata dall’indagato e da un complice che notato che qualcosa era andato storto si era già dileguato dal posto.

I carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato il 18enne e lo hanno accompagnato presso il carcere di Roma Regina Coeli dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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