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“Ci ha lasciati il più grande. Per sempre Gigi Riva”: il commosso saluto del Cagliari

22 gennaio 2024 | 22:43
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“Ci ha lasciati il più grande. Per sempre Gigi Riva”: il commosso saluto del Cagliari

Con oltre 200 reti è stato il miglior marcatore di tutti i tempi nella storia del Cagliari. E nel 1970 i sardi, grazie a Rombo di Tuono, entrarono nell’olimpo vincendo il campionatoo

Cagliari, 22 gennaio 2024 – “Era il più grande di tutti. Senza confronti o possibili paragoni. Il più forte attaccante italiano della storia. E uno dei più micidiali cannonieri che siano mai esistiti. Si chiamava Gigi Riva, anche conosciuto come Rombo di Tuono. Calciatore formidabile, sportivo integerrimo, portatore di valori e principi cristallini. Leggenda vera, mito senza tempo. Icona della Sardegna, la sua terra adottiva, cui era legato da amore viscerale. Ci ha lasciato oggi all’età di 79 anni. Un giorno triste per noi e per tutto il calcio mondiale”. Inizia così il lungo messaggio di saluto del Cagliari sul proprio sito ufficialo.

Riva-Cagliari: un amore per scelta

Un rapporto, quello tra il Cagliari e Gigi Riva, eterno. Un amore diventato ancora più forte, perchè si sono scelti. Riva ha scelto il Cagliari, il Cagliari ha scelto Riva. Già, perchè Rombo di Tuono non era sardo. Ma della Sardegna si innamorò presto: all’età di 14 anni lasciò Leggiuno, un piccolo paesino in provincia di Varese, dopo aver perso entrambi i genitori. Un tragico destino che, a quell’età, nessuno dovrebbe vivere. Eppure, Rombo di Tuono, inizialmente Cagliari la detestava. Voleva scappare. Poi, quando la società l’acquistò, se ne innamorò a tal punto da non riuscire più ad andarsene via.Non un’amore di fiamma dunque, ma di quelli coltivati, attesi, a cui si è dato un’opportunità che poi si è trasformata in eterno matrimonio.

Per il Cagliari, Riva, rinunciò a tutto. E per “tutto” s’intende soldi e prestigio. E se fosse andato da qualche altra parte, forse avrebbe vinto il Pallone d’Oro. Rifiutò la corte soprattutto la Juve di Gianni Agnelli, che avrebbe fatto carte false per portarlo a Torino. Ma Riva disse “no”, mettendo in atto un gran rifiuto entrato nella storia del calcio italiano e non solo. Riva da Cagliari non si schiodò mai, ed anzi lo portò sul tetto d’Italia, vincendo lo Scudetto nel 1970. Ne divenne presidente onorario, mentre nel 2005 il Comune gli concesse la cittadinanza onoraria. Chissà se Riva tenesse più a questo che ai suoi record (è ancora oggi il più grande bomber della storia della Nazionale, con cui ha vinto un Europeo nel ’68, oltre che ad essere vicecampione del mondo 1970).

Con oltre 200 reti è stato il miglior marcatore di tutti i tempi nella storia del Cagliari. In rossoblù ha vinto per ben tre volte il titolo di capocannoniere della Serie A; eroe tra gli eroi, fu il trascinatore di quella squadra che nella stagione 1969-70 fece l’impresa conquistando uno storico Scudetto, il primo di un Club del sud. In azzurro: campione d’Europa nel 1968, vice campione del Mondo a Messico ’70, miglior marcatore nella storia della Nazionale con 35 reti in 42 partite.

Ranieri: “Sono sconvolto”

“È la notizia che non avrei mai voluto apprendere: mi ha colto alla sprovvista, sconvolto, sono senza parole. La scomparsa di Gigi lascia in tutti noi un vuoto incolmabile. Il calciatore lo hanno conosciuto tutti, io ho avuto il privilegio di apprezzare anche la persona: un uomo tutto d’un pezzo, serio e leale come pochi. Quando arrivai a Cagliari la prima volta 36 anni fa, fu tra le persone che da subito mi furono più vicine, con la sua discrezione e riservatezza. Il legame è sempre rimasto”. Parole dell’attuale allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri. Dichiarazioni a cui è accompagnata una foto di repertorio qui sotto allegata.

Ranieri e Riva (Foto: cagliaricalcio.com)

“Quando ho avuto la possibilità di ritornare qui, sentire quelle parole “Claudio è uno di noi” mi hanno commosso, fatto sentire speciale. Penso ora allo scorso giugno. Pochi minuti prima della finale di Bari, quando eravamo negli spogliatoi, mi chiamò per chiedermi di portare il suo messaggio di incoraggiamento alla squadra: “Ricorda ai ragazzi che dietro di loro c’è tutta la Sardegna”. Non ci sentivamo spesso: gli auguri per il suo compleanno, l’ultima volta a Natale. Lo rispettavo tanto, sapevo che per noi lui ci sarebbe sempre stato. Oggi è un giorno tristissimo. Mando un grande abbraccio a tutta la sua famiglia. Ciao Gigi” conclude Ranieri.

Il presidente Giulini: “Se ne va l’uomo, ma nasce la leggenda”

“Oggi se ne va l’uomo ma nasce la leggenda. Gigi Riva è il Cagliari, e per sempre lo sarà, da oggi più che mai. Sembrava impossibile che ci lasciasse, presenza discreta ma rassicurante, monumento e simbolo, in giro per la città come al fianco di ognuno di noi nel consigliarci e chiederci novità del suo amato Cagliari. Per quasi dieci anni averlo accanto, discreto e prezioso, silenzioso ma decisivo in ogni suo gesto, mi ha dato forza e consapevolezza, un privilegio enorme potermi avvalere del rispetto e della benevolenza del più grande di tutti. Presenza costante per un popolo intero, totem inarrivabile che non verrà mai meno, oggi che ci ha lasciati solo fisicamente. Ti dobbiamo tanto, Gigi, e ti dovremo rispettare nel tuo ricordo, nel tuo esempio, e perdonaci se non saremo alla tua altezza”. Così il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini: “A Gigi dedicheremo lo stadio, ma soprattutto lo sforzo costante di ognuno di noi per rendere ancora più gloriosa la maglia del Cagliari, come ha fatto lui da giocatore, da dirigente, da bandiera che non si ammainerà mai. Vola in cielo Gigi e con la tua stella guidaci, sempre”. (Foto: cagliaricalcio.com)