La dichiarazione

Santa Severa, Tidei: “Pronti alla mobilitazione per salvaguardare il Castello”

29 gennaio 2024 | 18:09
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Santa Severa, Tidei: “Pronti alla mobilitazione per salvaguardare il Castello”

Il Sindaco: “Potrebbe essere in atto un tentativo di privatizzazione del castello. Perché la Regione non rinnova il contrattato di gestione?”

Santa Marinella, 29 gennaio 2024 – “E’ vero, che potrebbe essere in atto un tentativo di privatizzazione del Castello di Santa Severa. Ma l’appello ad una presa di coscienza e ad una mobilitazione non può essere rivolto al sindaco o all’amministrazione comunale di Santa Marinella, già da tempo impegnata su questo fronte. Bisogna richiamare la Regione Lazio, che è proprietaria del bene monumentale e la giunta del presidente Francesco Rocca, alle sue precise responsabilità”. Lo dichiara il sindaco Pietro Tidei, intervenuto sulla questione, anche in risposta alla consigliera comunale Clelia di Liello.

“Finalmente vedo che anche altre forze politiche hanno deciso di prendere posizione per chiedere maggiore chiarezza sul futuro del Castello, visto che  sono mesi che cerco di avere un incontro con l’assessore al patrimonio Fabrizio Ghera ,in modo da poter arrivare, in tempi brevi al rinnovo della convenzione, tra Comune e Regione per la gestione di tutte le attività culturali e museali Ricordo infatti che il comune è proprietario all’interno del maniero di ben tre musei. Al momento invece la situazione è di assoluta incertezza e il Castello appare abbandonato a se stesso. Perché la Regione non rinnova il contrattato di gestione di questo bene alla sua società partecipata LazioCrea? – prosegue Tidei -.  Abbiamo appreso che tutte le botteghe artigiane che da oltre venti anni rappresentano una peculiarità e un punto di attrazione del borgo medievale dovranno chiudere, inderogabilmente, il prossimo 31 gennaio.

In questo modo – sottolinea il Sindaco – si sta dando sempre meno spazio alle attività culturali a favore di un sviluppo e utilizzo prettamente commerciale del castello che rischia di divenire una specie di resort di lusso. Ora credo sia legittimo avere delle risposte e di sicuro non attenderemo inermi che un polo culturale, ricco di storia arte e archeologia, peraltro di rara bellezza, che ricade nel nostro comprensorio comunale, venga trasformato solo in una struttura ricettiva d’élite. Credo a questo punto che sia anche importante non disperdere le energie che andranno indirizzate in un’unica direzione : scongiurare una privatizzazione del castello e ottenere subito risposte della giunta regionale”.

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