Ponte Galeria, per sequestrare la ex spara un colpo di fucile contro il figlio 16enne

9 marzo 2024 | 12:00
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Ponte Galeria, per sequestrare la ex spara un colpo di fucile contro il figlio 16enne

Il giovane, un 18enne, per costringerla a seguirlo in Francia, si era presentato armato a casa della donna

Roma, 9 marzo 2024  – Un giovane appena 18enne, gravemente indiziato di tentato omicidio ai danni di un 16enne, aggravato perché commesso per eseguire il sequestro di persona di una donna, madre del minore, avvenuto nel pomeriggio dello scorso 3 marzo, a Roma, in zona Ponte Galeria, è stato rintracciato e arrestato a Antibes (Francia) da personale della polizia nazionale francese in collaborazione con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno e soprattutto grazie alle indicazioni dei Carabinieri della Stazione di Roma Ponte Galeria che hanno condotto le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma.

L’uomo era destinatario di un mandato di arresto europeo diffuso sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, nell’ambito di un’inchiesta, condotta dai Carabinieri della Stazione di Roma Ponte Galeria e della Compagnia di Ostia, avviata subito dopo i fatti di domenica scorsa.

Le indagini, condotte con il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine al fatto che l’uomo – che aveva intrapreso una relazione con una donna poi da lei interrotta – dopo aver proferito ripetutamente minacce e aver esploso alcuni colpi di fucile il giorno precedente contro l’abitazione di lei, il 3 marzo 2024 si ripresentava nuovamente presso la casa della donna. Scavalcato il cancello, esplodeva un colpo di fucile a breve distanza contro la finestra della camera da letto colpendo al volto il figlio della donna; l’indagato quindi trascinava via con sé la donna e la costringeva a seguirlo fino in Francia dove si decideva a rilasciarla dietro promessa che non sarebbe stata presentata denuncia contro di lui. L’arrestato che si trova ora recluso in Francia, è in attesa di essere estradato per essere consegnato alle autorità italiane.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.