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Cimice asiatica, è allarme: raccolto in calo del 40%

29 aprile 2024 | 12:45
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Cimice asiatica, è allarme: raccolto in calo del 40%

Sos lanciato da Coldiretti Lazio per un insetto che arriva dalla Cina, particolarmente pericoloso per l’agricoltura,

Viterbo, 29 aprile 2024 – E’ lotta alla cimice e cimice asiatica che solo nella scorsa stagione 2023 ha causato un calo del raccolto del 30% con punte che superano il 40%, soprattutto nei territori della provincia di Viterbo, ma il problema potrà riscontrarsi anche su tutta la frutta prodotta nella nostra regione come kiwi, ciliegie e pesche. Coldiretti Lazio ha così scritto alla Regione per chiedere, così come previsto dal Regolamento CE 1107/2009, l’autorizzazione eccezionale di 120 giorni per ampliare le norme tecniche di difesa integrata e controllo per il nocciolo, aumentando il numero dei trattamenti previsti per le cimici e per le cimici asiatiche a partire dal 1° maggio 2024.

“La nostra richiesta – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – nasce dall’esigenza dei produttori di nocciole di poter effettuare, per la lotta contro le cimici e cimici asiatiche, un trattamento aggiuntivo con le sostanze già autorizzate dalle “Norme tecniche di difesa integrata e di controllo delle erbe infestanti”, nel caso in cui dovesse verificarsi un grave attacco nel corso del 2024″.

I danni all’agricoltura

“Si registrano ingenti danni all’agricoltura, soprattutto viterbese, – spiega Granieri – causati dalla cimice asiatica, che colpisce prevalentemente frutteti. Un insetto che arriva dalla Cina ed è particolarmente pericoloso per l’agricoltura, perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta. Le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. Una vera emergenza per il nostro sistema produttivo, perché capace di colpire centinaia di specie coltivate e spontanee e la sua diffusione interessa tutto il territorio nazionale. Purtroppo la sua presenza è frutto del cambiamento climatico e del surriscaldamento che ha favorito la presenza di specie aliene, come appunto la cimice asiatica.

Le popolazioni di cimici e cimici asiatiche riscontrate nella campagna 2023 nei territori coorilicoli della provincia di Viterbo – spiegano da Coldiretti Lazio – il superamento delle soglie in molti punti di monitoraggio organizzati dalle O.P. e dall’Università degli studi della Tuscia, il danno causato al raccolto 2023 con una media di frutti colpiti di oltre il 30%, con punte che hanno superato il 40%, l’ulteriore danno causato dalla degenerazione dei frutti cimiciati in frutti marci, hanno causando ingenti danni quali-quantitativi mai registrati.

“L’andamento climatico – conclude Granieri – dell’inverno 2023-2024, in cui si sono registrate temperature inferiori allo zero termico solo per pochi giorni e con temperature massime nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024 di oltre 15°-20°C, hanno favorito l’aggregazione e la presenza delle cimici sia autoctone che aliene in stato vitale e riproduttivo”.

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