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Il cinema e l’evoluzione delle storie di spionaggio

Ad oggi ci sono all'attivo 24 titoli con cui l'agente segreto per eccellenza 007 sembra aver rubato la scena al suo storico predecessore OSS 117 di Jean Bruce

La storia del cinema di spionaggio è molto antica, ma nell’immaginario collettivo si pensa subito all’iconico personaggio di James Bond, l’eroico e tenebroso 007 creato dallo scrittore ed ex agente segreto Ian Fleming e poi portato sul grande schermo dal regista Terence Young, che per il primo episodio della serie nel 1962, scelse il magistrale Sean Connery.

Le migliori storie di spionaggio dopo 007
Ad oggi ci sono all’attivo 24 titoli con cui l’agente segreto per eccellenza 007 sembra aver rubato la scena al suo storico predecessore OSS 117 di Jean Bruce, datato 1948. Il Bond di Fleming è un affascinante giocatore d’azzardo, amante delle femme fatale più belle, dei vizi dell’alcol e del fumo interpretato in sequenza da attori del calibro di Sean Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Craig, che ha vestito i panni del popolare personaggio dal 2006 al 2015 con Spectre e che, a sorpresa, tornerà per un’ultima volta nel James Bond numero 25, nelle sale dal 18 novembre 2019. Oltre a 007, tra le saghe più riuscite con storie di spionaggio, non si può non citare la trilogia di “The Bourne Identity” tratto dal romanzo di Robert Ludlum e interpretato da Matt Damon e “Mission Impossible” con un super atletico Tom Cruise. Tra i blockbuster più visti al cinema ricordiamo inoltre “Spy Game” di Tony Scott con Robert Redford e Brad Pitt, “Il Ponte delle Spie” di Steven Spielberg con Tom Hanks, “Argo” di Ben Affleck che riveste anche il ruolo principale e “La Talpa” di Tomas Alfredson tratto dal romanzo di John le Carré con Gary Oldman. L’attenzione da parte dei fan per questo genere ha portato ultimamente ad un’ulteriore sviluppo di queste trame anche attraverso le serie tv trasmesse su Sky e Netflix, come “Homeland”, “Alias” e “The Americans”, ambientate sia in epoca moderna che in quelle passate e contaminate da elementi come l’esoterismo, il mistero, l’azione e l’arte. Nel corso degli anni poi, sono stati realizzati almeno una quarantina di titoli nel mondo dei videogiochi ispirati al personaggio di James Bond e in generale alle storie del cinema di spionaggio e di ruolo anche su mobile. Uno degli ultimi successi in ambito spy è il gioco multigiocatore “Spy Party” già disponibile per mobile, che a breve sarà giocabile anche da pc, con una veste grafica totalmente rinnovata e due personaggi principali, un cecchino e una spia che dovranno sfidarsi per portare a termine le varie missioni.

Le donne spia: icone di femminilità e azione
Se i film di James Bond sono stati considerati profondamente maschilisti, c’è da dire che il mondo femminile dalla sua ha rivestito e continua a spopolare con ruoli chiave in diverse pellicole di spionaggio di grande successo. Questo filone di cinema ci regala un’idea di donna intrepida e sessualmente libera, elegante e doppiogiochista all’occorrenza, seduttrice insospettabile e per questo molto pericolosa, che non si defila più in ruoli marginali ma riveste il ruolo principale. Già nel 1931, con Greta Garbo nei panni di Mata Hari siamo di fronte una spia-danzatrice. Da lì un susseguirsi di film come l’indimenticabile “Nikita” di Luc Besson, “Mr. and Mrs. Smith” con Angelina Jolie e “Queen of the desert” con Nicole Kidman. Tra gli ultimi successi cinematografici usciti sugli schermi con protagoniste femminili, troviamo “L’atomica bionda” con Charlize Theron, ispiratrice assieme a 007 della slot machine Agent Jane Blonde presente su Betway Casinò, che ci presenta il pericoloso mondo degli agenti segreti e delle operazioni sotto copertura secondo l’originale punto di vista di una donna. L’ultima recentissima pellicola di questo filone al cinema è “Red Sparrow” con la camaleontica Jennifer Lawrence, che in soli 21 giorni di programmazione ha incassato circa tre milioni di euro e un milione di euro nel primo weekend, incantando l’intera platea. A differenza degli uomini i personaggi femminili si mettono completamente al servizio del loro paese e sono dotate di un forte senso patriottico e dell’onore, che le porta a compiere missioni che sarebbero impossibili anche per l’atro sesso.

Il tema della Spy Story incanta la cultura popolare
I primi esempi di spy story in campo letterario sono apparsi nel primo Novecento, quasi in contemporanea con la prima guerra mondiale, anche se il vero successo si raggiunse in seguito al secondo conflitto, con due best seller come Al di sopra di ogni sospetto e Assegnazione in Bretagna della scrittrice Helen MacInnes. La guerra fredda però è la vera musa ispiratrice di questo filone con scrittori come John le Carré e Ian Fleming, che diventeranno poi i primi veri precursori della spy story. In Italia questo tema inizia a diventare popolare dalla metà degli anni Cinquanta, con la collana Segretissimo edita da Mondadori. Dalla fine degli anni Settanta in poi, la struttura stessa della storia di spionaggio si evolve, grazie a scrittori del calibro di Daniel Silva, Frederick Forsyth, James Rollins e Robert Ludlum. Si è passati dal personaggio dell’agente segreto elegante alla James Bond degli inizi a quello della spia atletica, tra scene di inseguimenti mozzafiato ed esplosioni sempre più surreali, spostando il genere da spy story pura a thriller d’azione. Con Il Codice da Vinci, l’autore Dan Brown ha rimescolato ancora una volta le carte in tavola, aggiungendo alle trame un pizzico in più di suspance e di mistero. L’agente segreto vive adesso una nuova veste, meno patinata ma più vicina al lettore: un uomo comune che per caso si ritrova in mezzo ad una serie di eventi e di misteri da dover svelare, come l’indimenticabile personaggio di Robert Langdon, interpretato da Tom Hanks sul grande schermo.
Insomma, la vita da spia continua ad appassionare milioni di spettatori che sognano di trasformarsi almeno per la durata del film in una spia infallibile sotto copertura, in grado di vivere avventure ricche di adrenalina e missioni impossibili.

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