Perché è fondamentale una periodica pulizia professionale dei denti
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Perché è fondamentale una periodica pulizia professionale dei denti

13 dicembre 2018 | 8:0


Anche chi ha denti perfetti e privi di carie dovrebbe sottoporsi con regolarità a questo tipo di trattamento


Rinunciare a una pulizia professionale dei denti per paura, o magari perché si pensa che si tratti di una spesa inutile, è il più grande errore che si possa commettere quando si parla di salute del cavo orale. Anche chi ha denti perfetti e privi di carie dovrebbe sottoporsi con regolarità a questo tipo di trattamento, che serve a rimuovere il tartaro e la placca, su cui i normali spazzolini da denti e tutti gli altri dispositivi che possono essere usati per l’igiene orale – dallo scovolino al filo interdentale – non hanno effetto. Gli esperti raccomandano di sottoporsi alla pulizia un paio di volte all’anno, per evitare di andare incontro a problemi gengivali che, nei casi più gravi, possono sfociare addirittura in una parodontite.

A che cosa serve la pulizia dei denti

Questo non vuol dire che sia inutile provvedere alla tradizionale igiene orale quotidiana, che dovrebbe includere anche l’impiego di un buon collutorio e di un dentifricio al fluoro: semplicemente, essa da sola non è sufficiente a garantire una protezione completa alla bocca, dal momento che lo spazzolino non riesce ad arrivare in alcune zone in cui, di conseguenza, si accumula nel corso del tempo la placca. La pulizia non serve solo a limitare i rischi connessi alle malattie gengivali e alle carie, ma offre anche vantaggi di carattere estetico, in quanto contribuisce a rendere i denti lisci e a conferire loro una maggiore lucentezza. Non solo: i denti ingialliti possono essere sbiancati, e la totale rimozione dei residui di placca presenti all’interno del cavo orale costituisce il più efficace rimedio per dire addio all’alito cattivo. Una pulizia ben eseguita, se ripetuta a intervalli di tempo regolari, previene la perdita dei denti, favorisce la scomparsa delle macchie e diminuisce la sensibilità dentinale; inoltre, evita la comparsa della parodontite e consolida l’apparato masticatorio.

La pulizia è dolorosa?

La pulizia professionale dei denti in alcuni casi può essere lievemente dolorosa, ma il fatto che venga eseguita senza anestesia dovrebbe tranquillizzare: gli eventuali fastidi sono limitati, e i disagi sono tutto sommato contenuti. Solo in presenza di formazioni un po’ più grandi di placca, che devono essere scalfite con una certa attenzione, si potrebbe avvertire un dolore un po’ più forte. Non bisogna preoccuparsi, invece, se le gengive sanguinano nel corso dell’intervento. Il fastidio più grande è dovuto alle vibrazioni dell’ablatore, ma non è niente di insopportabile. Per paradosso, occorre preoccuparsi nel caso in cui non si avverta il minimo dolore: vuol dire che il trattamento non è stato eseguito in modo adeguato.

Come si svolge la pulizia dei denti

Il primo step di una pulizia professionale dei denti consiste nella rimozione della placca, che è resa possibile dall’impiego di strumenti – ovviamente sterilizzati – che attraverso una intensa rotazione riescono ad asportare in profondità il tartaro. Nel caso in cui non tutti i residui siano rimossi attraverso il primo trattamento, si procede all’utilizzo del curette, uno strumento che presenta una punta in acciaio molto affilata che consente di eseguire un lavoro più preciso.

La lotta alle macchie

Come si è detto, la pulizia dei denti serve anche a rimuovere le macchie: ciò avviene grazie a prodotti ad hoc da applicare in corrispondenza della superficie degli elementi dentari. Sugli stessi può essere applicato anche il fluoro, per molteplici scopi: da un lato questa sostanza contribuisce a rendere la dentatura più forte; dall’altro lato previene le infiammazioni delle gengive. Infine, al termine del trattamento, si può risciacquare la bocca con un po’ di collutorio.