Dopo il diluvio, strade “a groviera”

20 dicembre 2008 | 16:34
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Dopo il diluvio, strade “a groviera”

Ardea – Inutili finora segnalazioni e persino incidenti. Si tarda ad intervenire

Il Faro on line – Strade pericolose ad Ardea, nessuna è fatta salva. Le buche a causa della pioggia di questi giorni sono diventate voragini. “Sembra un paesaggio lunare – ha detto un professore residente a Nuova Florida – non strade di un paese a venti chilometri da Roma. Come mai tutti questi pericoli per gli automobilisti? Chi è il responsabile che ancora dopo tre giorni di bel tempo non ha provveduto a chiudere le buche?”
A rincarare la dose il giovane Patrizio Acquarelli, che ieri è finito in uno scavo lasciato in abbandono sito all’incrocio di via Modena con Via Pratica di Mare, scavo lasciato aperto dalla società che sta effettuando i lavori di pubblica illuminazione su via Pratica di Mare, lavori ad onor del vero fermi da diverso tempo e più volte contestati e segnalati  da diversi consiglieri comunali come Montesi Acquarelli, Iotti, Giordani, disfunzioni segnalate anche dall’assessore Giancarlo De Angelis.
“Mi auguro – ha detto il giovane Acquarelli – che questa volta mio padre che è consigliere comunale si faccia sentire nella massima assise come faceva nonno Mario, non tanto per il danno alla mia automobile, ma per tutti quelli che non sanno come far sentire la propria voce per segnalare queste inefficienze che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone e delle cose. Mi chiedo se i tecnici dei lavori pubblici hanno controllato e segnalato a chi di competenza l’abbandono degli scavi non ripristinati”.
Chiesto anche maggiore rigore agli agenti della polizia Municipale che percorrono certamente tutte le strade del territorio, segnalano, multano e denunciano quanti aprono gli scavi e li lasciano come stanno attualmente in più punti del territorio.
Interviene anche il consigliere Fabrizio Acquarelli: “Ho segnalato più volte le condizioni delle strade via Potenza e via Olbia, ma sono rimasto inascoltato. Presenterò un’interrogazione scritta al sindaco, all’assessore ai lavori pubblici e a quello all’ambiente, coinvolgendo anche il presidente della commissione trasparenza e verifica atti, dopo di che, mio malgrado, mi resta soltanto scrivere alla Procura della Repubblica”.